Albenga. Una famiglia albenganese protagonista del nuovo reality show targato Tv2000, ex Sat2000, la rete satellitare della Cei sul canale 801 di Sky. Uno spaccato di vita ingauna che, grazie alla famiglia Pesce, andrà in onda, a partire da lunedì 24 ottobre, nel nuovo pre-serale della rete, “Romanzo familiare”.
Il programma sarà una finestra aperta sul vissuto reale di cinque famiglie, che non saranno sempre le stesse per l’intera stagione, infatti si avvicenderanno per portare in video le loro vicissitudini e i loro obiettivi, le loro fatiche e le loro conquiste, gli intoppi e gli scatti in avanti che fatalmente connotano il percorso di ogni famiglia. Il tutto narrato con un linguaggio televisivo che è una miscelatura originale tra l’esperienza della real-tv e quella del talk show.
La famiglia Pesce, che vive in via Dalmazia, ha vissuto per tre giorni con la troupe televisiva “alle calcagna”. “E’ stato davvero divertente – dicono i capofamiglia, Emanuela Bosco e Marco Pesce che, insieme ai figli Anna, Paolo e Giorgio, saranno i protagonisti di “Romanzo Familiare” – Abbiamo stretto amicizia con autori e cameraman, e abbiamo condotto la nostra normale vita sotto lo sguardo delle telecamere e tra lo stupore dei passanti che ci vedevano prendere il treno o la macchia inseguiti dalla troupe”.
L’avventura inizierà ufficialmente lunedì, ma i Pesce sono abituati ormai da anni ad avere i fari puntati addosso. Qualche anno fa, infatti, il figlio Paolo aveva partecipato di nascosto al concorso del canale di Sky Nickelodeon “Tuo fratello ha una faccia da Sponge Bob?”, vincendo e catapultando così mamma, papà e fratelli nel mondo dei fumetti e dei cartoni animati, e non solo in senso metaforico. Da quell’avventura, infatti, nacquero quelli che alcuni giornali definirono “I Simpson italiani”: “Ma non è corretto – precisa Emanuela – noi siamo la prima famiglia italiana in carne e ossa ad essere diventata un cartone”.
Ora, però, è il momento di una nuova avventura. “Romanzo familiare” inizierà il proprio racconto con un primo gruppo di famiglie, scelte – queste come le successive − tra quante hanno risposto ad una sollecitazione ripetutamente apparsa sul teleschermo: si partirà dalla famiglia Amoroso di Scampia (Napoli), composta da quattro persone, i genitori e due figli. Il papà, operaio alla Fiat, è da poco rientrato in fabbrica dopo la cassa integrazione, mentre la mamma confeziona abiti da sposa. Gli Amoroso testimonieranno la forza e il coraggio di vivere anche nel perdurante regno di Gomorra, senza però abbandonare mai il tipico spirito partenopeo. Una testimonianza di vita e di “resistenza civile”, la loro, che si alimenta anche nella vita della loro comunità parrocchiale.
Il viaggio continuerà con la famiglia Turini di Trieste, mamma casalinga, papà bancario, alle prese con 7 figli (la più grande Gaia ha 14 anni e l’ultimo arrivato, Davide, solo sei mesi), che insieme cercano di far fronte alle incombenze della vita nella realtà economica e sociale, così poco propizia oggi nei riguardi dei nuclei più numerosi.
Tutt’altro andamento ha la famiglia Mancuso di Calascibetta (Enna). Cosa succede là dove la madre è comandante della Polizia municipale due figlie − Alice e Anna − hanno 18 e 22 anni, e il papà è unico maschio? Come se la cava, volendo non “soccombere” rispetto alle sue amate donne di casa?
Dal sud d’Italia si risale al centro dello Stivale, in casa della famiglia Naddeo di Bolsena (Viterbo) dove, in uno scenario quasi americano, vivono in riva al lago nonni, figli, nipoti e… sette cani. Proprio questa famiglia si sta preparando ad un evento – insieme – atteso e temuto: Antonio, il capofamiglia, medico di base da 40 anni, a dicembre andrà in pensione. Reggerà a questo urto il loro equilibrio familiare?
La famiglia Pesce di Albenga (Savona) dal canto restituirà agli spettatori uno spaccato di coesione e autoironia, ben espresse in genere sul volto di Giorgio, il figlio minore ma non certo il meno incisivo, vero folletto che insidia la flemma di Anna, diciassettenne disegnatrice di fumetti, e il desiderio di pace sventagliato da Paolo, il quindicenne secchione di casa.
Nell’arco delle prime settimane si monitoreranno i comportamenti e le evoluzioni di queste cinque famiglie. Ognuna di esse infatti avrà un giorno della settimana in cui sarà protagonista assoluta del programma, dando conto delle immagini registrate in casa nei sette giorni precedenti e delle discussioni che si sono svolte al loro interno, a fronte di accadimenti o situazioni, screzi o emozioni. Ogni volta sarà un racconto fatto in collegamento diretto con lo studio di Roma, concepito come luogo di affaccio e di confronto con il mondo esterno. Infatti, di settimana in settimana vi converranno testimonianze di conoscenti ed amici e ci sarà modo di operare uno scambio di esperienze con famiglie che hanno analoghe situazioni.
Quando una delle cinque famiglie avrà esaurito, si fa per dire, le portate fumanti delle proprie esperienze, ne subentrerà una nuova, con una sua composizione e specifiche caratteristiche: dalla famiglia con un figlio solo, alla coppia di fidanzati in procinto di sposarsi, o alla coppia di sposi in dolce attesa, fino al matrimonio multietnico o all’esperienza dell’adozione e dell’affido. Anziché esperti che pontificano, a dominare in studio sarà l’interfaccia familiare con il confronto tra nuclei che in amicizia si aiutano e si arricchiscono a vicenda. Moderatori del traffico in entrata ed uscita i conduttori Arianna Ciampoli e Antonio Soviero, entrambi storiche presenze nei programmi di Tv2000.