Villanova d’Albenga. Dispiegamento di forze per gestire in sicurezza il disinnesco della bomba aerea trovata dagli operai impegnati negli scavi per il nuovo stabilimento della Piaggio Aero Industries. Circa un centinaio tra artificieri, carabinieri, vigili del fuoco, operatori di soccorso e della Protezione Civile si sono coordinati per portare a buon termine la neutralizzazione del residuato bellico, lungo un metro e dal peso di circa duecentocinquanta chilogrammi, di cui centoventicinque di titolo.
Sono state dieci le famiglie evacuate per consentire l’operazione di questa mattina, sette delle quali residenti nella zona militare del nucleo elicotteristico. “Ma non si è registrato alcun disagio – commenta il sindaco di Villanova, Domenico Cassiano – Grazie all’ottimo coordinamento della Prefettura, delle forze dell’ordine e della Protezione Civile le procedure sono filate come da protocollo. I disagi sono stati per la viabilità della Val Lerrone, come era immaginabili, ma contenuti al minimo”.
Spiega il capitano Stefano Zonzin, che ha diretto il lavoro del 32° reggimento Genio Guastatori della brigata alpina Taurinense: “La bomba è stata calata in un cosiddetto fornello, ovvero una buca, profonda quattro metri e caricata di esplosivo esternamante. La buca è stata poi coperta di sabbia per attutire gli effetti dell’esplosione e distruggere l’ordigno per brillamento”.
“Si trattava di una bomba nata per essere sganciata da un aereo – spiega il capitano artificiere – ma utilizzata per la sua carica interna esplosiva per minare piste d’aeroporto: è una prassi ceh veniva impiegata nel secondo conflitto mondiale per non lasciare in mano nemica gli scali che si dovevano abbandonare”.
“Ennesima bomba trovata sul territorio ligure – conferma il maresciallo Fabio Corpus del plotone del 32° reggimento – dopo le due, di mille libbre, quindi più pesanti, fatte brillare a Recco all’inizio dell’anno. Dopo l’innesco con le nostre cariche taglienti, la buca è stata intasata di sabbia per limitare gli effetti scheggia e l’onda di pressione. Questo genere di bombe sono sempre un’incognita, perché possono avere artifizi danneggiati ma ancora funzionanti e quindi pericolosi. Ci auguriamo che nell’area cantieristica di Villanova non ne vengano ritrovate altre”.
Stamane all’arrivo degli artificieri è scattato il blocco della il blocco della circolazione sulla strada provinciale 6 e sui collegamenti vicinali intorno all’aeroporto, che è rimasto chiuso per motivi di sicurezza, come l’Ippodromo dei Fiori. I problemi principali per il traffico veicolare hanno riguardato Garlenda, Casanova Lerrone e la zona di Villanova a monte dello svincolo per l’Aurelia Bis. Nel corso della bonifica è stato sospeso ogni sorvolo fino a una quota di 4.100 piedi. Durante la giornata di coprifuoco, il municipio di Villanova è stato allestito come il centro di coordinamento delle operazioni, dove si sono riuniti i rappresentanti di Prefettura, Regione, Provincia, Comune, forze dell’ordine, vigili del fuoco, Savona Soccorso, società di gestione aeroportuale, Anas e Piaggio.









