I vertici di Trasportounito esprimono soddisfazione per la decisione del Governo di procedere in tempi rapidi alla revisione delle norme che regolano le attività di autotrasporto e specialmente i rapporti fra autotrasporto e committenza in un mercato che è oggi fortemente squilibrato, distorto e incapace quindi di garantire una corretta ed economica remunerazione dei servizi.
L’incontro svoltosi questa mattina con il sottosegretario ai Trasporti, ha consentito, anche di fronte alla contrapposizione attuata dalla committenza, nonché da altre associazioni di filiera, di raggiungere un importante risultato politico: una rivisitazione dell’intero assetto normativo e l’attuazione delle parti positive di quella legge 127/10 che proprio Trasportounito, denunciandone a ragione (alla luce di quanto confermato nei fatti dallo stato di indigenza in cui sono precipitate le aziende) l’inapplicabilità pratica, si era rifiutato di avvallare, astenendosi dal firmare un anno fa l’accordo con il Governo.
“Oggi – ha affermato – Franco Pensiero, Presidente di Trasportounito – tutto torna in discussione; il tavolo di confronto sul quale il Governo si è impegnato dovrà produrre entro e non oltre il 30 novembre, il quadro normativo per cui la voce, ad oggi isolata, di Trasportounito si è battuta anche promuovendo un fermo, ovvero una forma di protesta già di per sé onerosissima per autotrasportatori che lavorano al di sotto delle soglie minime di sopravvivenza economica”.
“Siamo particolarmente orgogliosi – ha sottolineato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – di come le ‘nostre’ aziende e i ‘nostri’ imprenditori hanno interpretato con serietà, rifiuto della violenza e correttezza sociale lo sciopero attuato nelle scorse ore”.