Savona. La ripartizione delle spese relative ai consumi dell’acqua nei condomini sono spesso causa di conflitti, ma con il rincaro delle bollette il problema potrebbe aggravarsi prossimo futuro. In molti condomini la ripartizione delle spese avviene in base al valore millesimale dell’appartamento, ma non é rara la richiesta di una ripartizione in base agli effettivi consumi. Cosa dice in proposito il Codice Civile? La ripartizione delle spese per l’acqua privata nel condominio dovrebbe essere effettivamente calcolata sul consumo di ogni singola unità immobiliare.
“Solo un regolamento contrattuale da tutti sottoscritto al momento del rogito, può porre deroghe alla procedura sopra indicata. In mancanza di contatori singoli la migliore ripartizione potrebbe essere definita in base al numero dei residenti, cosa che diventa pressoché impossibile quando la maggior parte degli appartamenti sono seconde case o in affitto ad uso turistico. Certamente la ripartizione in base ai dati millesimali risulta la più iniqua e può prestarsi ad abusi e litigi. Entrambe le soluzioni, sia la ripartizione millesimale che quella per abitanti residenti, si prestano ad agevolare sprechi, in quanto nessuno si sente obbligato al risparmio perche tanto la spesa sarà ripartita tra tutti” afferma l’avvocato Maria Laura Ragazzi per Assoutenti Savona.
Un decreto ministeriale, relativo al risparmio energetico ed idrico, impone regole ben precise sull’obbligo di installazione dei contatori di ripartizione del consumo dell’acqua. Qualsiasi condomino può far imporre, anche ai dissidenti, l’installazione di questi contatori che sono anche a costo contenuto chiedendo di mettere l’argomento all’ordine del giorno della prima assemblea condominiale, in mancanza di accettazione può ricorrere al Giudice di Pace e da marzo 2012 alla conciliazione presso gli enti a tale scopo delegati.
“E’ fatto obbligo al gestore di offrire agli utenti di eseguire a sua cura dietro compenso e senza diritto di esclusività le letture parziali e il riparto fra le sottoutenze. La gestione degli eventi di contenzioso deve essere prevista nel regolamento di utenza. Se il fenomeno del contatore unico, concentrato specialmente in pochi comuni ad alta concentrazione edilizia, era sottovalutato per le tariffe sopportabili farà molto discutere con l’entrata in vigore di quelle ben più salate che sono in arrivo anche per la depurazione” conclude l’avvocato Ragazzi.