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Savona, in carcere manca la carta: gip costretto a stampare il verbale dell’interrogatorio su foglio “riciclato”

Carcere di Savona

Savona. Verbali di interrogatorio che vengono stampati su fogli “riciclati”. Sembra quasi impossibile, ma invece, in epoca di tagli e mancanza di risorse nella pubblica amministrazione, è quanto è successo per davvero, due giorni fa, nel carcere di Savona. Il giudice per le indagini preliminari Donatella Aschero, che era al Sant’Agostino per interrogare un detenuto, si è trovata nell’imbarazzante situazione, al momento di fissare nero su bianco il verbale dell’audizione, di non avere fogli di carta “puliti” sul quale stamparlo.

Così, per aggirare l’impedimento, il personale del carcere ha fornito al giudice alcuni moduli scritti solo da un lato: utilizzando la facciata “pulita” il verbale è stato stampato. Il gip, sotto la relazione sull’interrogatorio, ha però voluto precisare, mettendolo a verbale, che “è stata usata carta ‘riciclata’ in assenza di altra carta ‘vergine’ in dotazione alla casa circondariale”.

In questo caso l’attività del tribunale savonese è continuata, ma è chiaro che questa soluzione non possa essere considerata definitiva. L’utilizzo di carta non “pulita” per stampare documenti ufficiali è infatti una pratica che non può diventare quotidiana. Vista l’assenza di risorse a disposizione del carcere e del Palazzo di Giustizia savonese però, il rischio è piuttosto concreto.

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