Savona. “Ci ha sorpreso la decisione, ma anche la modalità con cui sono state rassegnate le dimissioni”. Lo dice l’assessore al bilancio e allo sport Luca Martino, il giorno dopo l’uscita di scena di Andrea Pesce dopo due anni alla presidenza del Savona Calcio. “Abbiamo ricevuto una lettera raccomandata senza avere alcuna altra forma di contatto o comunicazione – spiega meglio l’assessore – Certamente avevamo sentore, dai rapporti continui con la società, delle difficoltà economico-gestionali, che sono peraltro comuni ad ogni sport, in particolare a quello di alto livello agonistico. Le società sportive riconsiderano budget e programma in questo momento di crisi, ma pur all’interno di questo quadro non ci aspettavamo le decisioni di Pesce”.
L’ormai ex dirigente numero uno ha rimarcato, nella missiva indirizzata a Martino e al sindaco Berruti, la carenza di sostegno. “Questa amministrazione – ribatte l’assessore allo sport – ha avuto nei confronti del calcio in particolare un attenzione e un sostegno difficilmente discutibili, tanto che in passato sono sorte polemiche proprio per il coinvolgimento, per qualcuno eccessivo, nel Savona Calcio. E’ noto che tutte le società, dalle più piccole alle più grandi, hanno difficoltà a ricevere sponsorizzazioni e aiuti economici. Ma il Comune ha sempre fatto la sua parte, a partire dall’ingresso nella proprietà societaria con un grandissimo sforzo, cui sono seguiti altri impegni significativi, specialmente sull’impianto Bacigalupo, con interventi di manutenzione straordinaria che rendono lo stadio a norma e adeguato al campionato”.
Nella raccomandata, Pesce ha sottolineato: “La mia decisione è pertanto quella di rassegnare le dimissioni, auspicando che la messa in vendita delle quote consenta a qualcuno di subentrare, con la predisposizione a investimenti a dir poco considerevoli, ma che comunque non potranno mai esser sufficienti se non si realizzano i progetti di innovazione per l’area dello stadio”.
“Qualche giorno fa ho visto il presidente e i dirigenti e ancora in quella circostanza le riflessioni erano di preoccupazione, ma allo stesso tempo di volontà di andare avanti e garantire il campionato in corso – dice l’assessore Martino – Queste dimissioni ci sono quindi giunte in modo inaspettato. Quanto allo stadio, ribadendo gli interventi svolti sull’attuale impianto, evidenzio che l’ipotesi di realizzazione del nuovo stadio si colloca nella ristrutturazione urbanistica di Legino, un’operazione globale molto complessa in cui crediamo, ma che comporta un approfondimento progettuale imponente, che non ha alcuna attinenza con la stagione calcistica in corso”.



