Savona. Oltre 300 lavoratori hanno gremito, ieri, il salone della Sms Leginese in occasione dell’attivo dei quadri e dei delegati convocato dalla Cgil di Savona in occasione dello sciopero generale di 8 ore proclamato per il prossimo 6 settembre. “Sulle correzioni si pasticcia e si fa retromarcia – ha affermato nella relazione il Segretario provinciale Francesco Rossello -. Ma tanti altri interventi non solo rimangono e si sommano, ma contengono una ratio comune. Quando si impedisce ai giovani di avere un futuro previdenziale, quando si tassa qualunque prestazione sanitaria, quando si tolgono risorse ai Comuni che non possono più garantire welfare locale e servizi pubblici”.
“Quando si fa tutto questo non si fa altro che smantellare il sistema pubblico a favore di quello privato. Questo è il modello iperliberista al quale la Cgil si è sempre contrapposta. Quando a questo si aggiunge lo ‘sterminio di massa’ dei lavoratori del pubblico impiego, l’abrogazione di tutti i diritti dei lavoratori e l’eliminazione di tutti i simboli che possono rievocare quelle conquiste, abbiamo una manovra che rappresenta un modello insostenibile al quale tutti i cittadini di qualunque appartenenza politica o sindacale non possono non opporsi” conclude Rossello.
L’attivo è stato anche l’occasione per denunciare come gli effetti della manovra che si abbatteranno sui lavoratori debbano essere sommati alle tante crisi aziendali che non accennano a diminuire. “Per organizzare le assemblee in preparazione dello sciopero – ha dichiarato Andrea Pasa della FIOM nel suo intervento – abbiamo ripreso l’elenco delle assemblee svolte per lo sciopero di maggio. Da allora ad oggi hanno chiuso 10 aziende metalmeccaniche in tutta la provincia”. Fulvio Berruti della Filctem ha annunciato la volontà della Nuova Isoltermica Giuntini di cessare l’attività entro la fine del mese. Per questa ragione i lavoratori hanno proclamato ulteriori 8 ore di sciopero che si svolgeranno lunedì.
Fulvia Veirana della FP ha denunciato il pesante attacco ai lavoratori del pubblico impiego i quali “sono i primi ad aver pagato la crisi, ma trascurare l’attacco ai loro diritti vuol dire permettere che il sistema pubblico non eroghi più nessuno di quei servizi di cui tutti usufruiamo”.
“Questa iniziativa di mobilitazione è inevitabile, necessaria ed è un grande atto di responsabilità da parte di chi ha a cuore la salvaguardia dei diritti del lavoro e dei diritti universali in genere – ha concluso Federico Vesigna della Segreteria regionale – Di fronte ad un attacco ai diritti di tale portata, l’unica risposta possibile è lo sciopero di tutti i lavoratori”. Martedì 6 settembre la manifestazione si svolgerà in piazza Sisto a partire dalle ore 9 dove si terrà il comizio. Subito dopo si svolgerà il corteo per le vie cittadine.