Genova. C’è anche Angelo Vaccarezza in piazza De Ferrari a salutare l’inizio ufficale dei Global Games, i mondiali Inas per atleti con disabilità intellettivo relazionali che aprono oggi a Genova. La provincia di Savona sarà infatti teatro di quattro specialità, tre delle quali (basket, nuoto e tennis) si terranno a Loano, città di cui il numero uno di Palazzo Nervi è stato per anni sindaco.
“E’ un onore far parte di un evento mondiale come questo – ha detto Vaccarezza – Si tratta di un riconoscimento al lavoro che è stato fatto in questi anni per avere impianti in grado di ospitare lo sport per tutti. Questa piazza dimostra come ci sia stata un’evoluzione nella nostra società ed è un riconoscimento per una grande regione che ha saputo fare dello sport ‘senza barriere’ la sua bandiera”.
Mille gli atleti partecipanti, 36 le nazioni rappresentate, 3000 gli alunni delle scuole liguri per la cerimonia di inaugurazione. Questa mattina è partita una sfilata dalla stazione Principe che è giunta in Piazza De Ferrari dove è stato allestito il palco.
“Ancora una volta Genova si è dimostrata un territorio di grande accoglienza, infatti non è la prima volta che il mondo paraolimpico sceglie questa città – ha spiegato Luca Pancalli, presidente Cip – Quella di oggi è una immagine che mostra come Genova si è preparata ad accogliere questo evento.E’ un messaggio di inclusione sociale, che ci dice che lo sport non ammette differenze”.
Presenti a De Ferrari i massimi esponenti del mondo sportivo e istituzionale: da Bob Price, presidente mondiale dell’Inas, a Luca Pancalli, presidente del Cip, oltre al Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e la Sindaco di Genova Marta Vincenzi.
“Una bella occasione per fare vedere Genova e la Liguria al mondo”, ha confermato Claudio Burlando, “che ha coinvolto oltre 600 volontari in un grande sforzo organizzativo”.
All’insegna della “gatta” firmata da Gino Paoli, la Banda della Marina Militare della Spezia ha intonato l’inno dei Global Games, che riprende proprio il successo del cantautore genovese trasformandolo in una “marcia”. ” E’ un evento che mostra come lo sport non è competizione”, ha detto il cantautore genovese, “ma superamento di uno stato personale per affrontare la sfida in modo normale”.
