Albenga. Questa sera, giovedì 4 agosto, nell’azienda Aeffe in regione Poggi 7 ad Albenga, continua la seconda edizione di Terreni Creativi Festival, manifestazione organizzata e diretta da Kronoteatro che vede il sostegno della Fondazione A. De Mari, di alcune aziende agricole ingaune (Aeffe, Merloflor, R. B. Plant, Terra Alta), del Comune di Albenga ed il patrocinio di Regione Liguria e Provincia di Savona.
La serata si aprirà alle ore 19 con la conversazione. Questa volta è il professor Giovanni Assereto, ordinario di Storia moderna all’Università di Genova, a parlare di come le scoperte geografiche e l’avvio di una prima globalizzazione hanno trasformato il nostro modo di mangiare, abituandoci a nuovi cibi e sapori, rivoluzionando tecniche e mode culinarie. A chiudere, Gerry Delfino, fondatore dell’omonimo Giardino Letterario, ricercherà nei testi letterari i riferimenti alla nostra cultura alimentare.
Subito dopo, intorno alle 20, appuntamento con l’AperitivoquasiCena e le atmosfere musicali di Ma Nu dj. Gli agriturismo che offriranno i loro cibi e vini, appartenenti, alla Confederazione Italiana Agricoltori Provincia di Savona e coinvolti in questa seconda serata, saranno A Ca’ di Alice e La Rocca di Perti.
Lo spettacolo teatrale della serata, delle ore 21, si intitola “Diario di provincia”. Questo è il sud raccontato da Oscar De Summa (nella foto), questa è la Puglia amata e odiata. Il pubblico ride delle superstizioni, dei vecchi e degli uomini e delle donne frastornate dal caldo, e ridendo non si accorge di essere condotto sul ciglio dell’inevitabile precipizio, al di là del quale non esiste nessuna cura, nessun sollievo.
Intorno alle 22,15 “In pianta – Brevi creazioni coreografiche per spazi da coltivare”, altro frammento di danza contemporanea, curato dalla Compagnia Aline Nari – Davide Frangioni / ubidanza.
Come per ogni serata, la conclusione viene affidata ai “Concerti a ballo”. Alle ore 22,45, i Dabegu Folk. Sugli Appennini nella zona denominata le quattro province (Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza) vive ancora una cultura di tradizioni omogenee. Lo strumento principe è il piffero, oboe popolare, che sino all’inizio del secolo scorso veniva accompagnato dalla piva o dalla musa, cornamusa dell´Appennino.
E’ consigliata la prenotazione. I biglietti (comprensivi di aperitivo) costano 13 euro intero e 7,50 euro ridotto (ragazzi sino a 13 anni). Solo per il “Concerto a ballo”: 7,50 euro. Per informazioni si puù telefonare allo 0198932329 o 3276127678 o ancora 3801914454 o scrivere a info@kronoteatro.it.