Ponente. Le associazioni dei consumatori non ci stanno di fronte agli aumenti in arrivo nella bolletta dell’acqua per i comuni di Loano, Borghetto, Pietra e Ceriale. Una “mazzata” per le famiglie già in difficoltà economica e che si vedono aumentare la tariffa per acquedotto e depurazione alla luce delle decisioni assunte in sede di Ato provinciale.
Molti i cittadini, in particolare i residenti, che si sono rivolti all’ufficio di Assoutenti, che sta analizzando la situazione tariffaria che si delinea per il comprensorio dei comuni del ponente savonese, definendola, appunto, “insostenibile…”.
“E’ chiaro che il peso dei costi per la depurazione e la gestione degli acquedotti non può ricadere solo sulle famiglie residenti – sottolinea Gianluigi Taboga di Assoutenti -, si parla di circa 23 mila nuclei tra i comuni indicati che dovranno sostenere gli investimenti e le opere per il territorio. Non ci sembra giusto visto come sono maturati gli aumenti, oltre al fatto della disparità con chi ha una seconda casa. Ad esempio molte seconde case a Borghetto sono all’interno di condomini, dove esiste un contatore unico, quindi chi risiede tutto l’anno paga inevitabilmente di più. Questo può sembrare giusto se usiamo il ‘criterio del consumo’ (che non vale per la spazzatura), tuttavia si possono trovare soluzioni alternative: se non direttamente il modello della tassa sui rifiuti, ad esempio i comuni potrebbero adottare una tassa di scopo applicata alle abitazioni esistenti allacciate al depuratore (sgravata dell’Iva essendo già una imposta) per compensare gli aumenti tariffari e avere le risorse per gli interventi”.
“Certamente l’assenza di una gestione integrata del ciclo idrico, che vede separati i gestori della depurazione da quelli degli acquedotti crea una situazione di cortocircuito nel sistema e a pagare sono sempre i cittadini e gli utenti” aggiunge l’esponente dell’associazione dei consumatori.
L’associazione sta preparando dei moduli ad hoc affinchè i consumatori possano dire la loro su un tema così importante come la gestione dell’acqua. “Assoutenti, come ricorda la stessa legge finanziaria del 2008, dovrebbe stare seduta attorno ad un tavolo per decidere su tariffe e costi dei servizi come l’acqua e la depurazione, che riguardano tutti i cittadini. Per questo chiediamo che nel savonese si possa avviare un confronto immediato per alleviare la stangata che molte famiglie dovranno subire” conclude Taboga.