Morte Berrino, Centro Pannunzio: “Si chiude un’epoca, una persona che riusciva a unire”

Mario Berrino

Alassio. “La morte di Berrino chiude un’epoca, quella di Alassio che rinasce dopo la II guerra mondiale e ritorna ad essere protagonista, vive momenti straordinari negli anni 60. Ricevette un Premio “Mario Soldati” una decina di anni fa e i rapporti con il Centro Pannunzio, di cui Soldati fu presidente e fondatore, furono sempre costanti ed eccellenti”. E’ il ricordo di Mario Berrino da parte di Anna Ricotti, direttore aggiunto del Centro Pannunzio di Albenga.

“Era un uomo eccezionale, un artista vero e la sua arte è destinata a restare. Come poteva Berrino pensare a Miss Muretto ed essere un artista di valore? Il fatto incontestabile è che riusciva ad unire insieme cose diverse e contrastanti, anche se va detto che la sua idea di Miss Muretto era un raffinato inno alla giovinezza e alla bellezza femminile: nulla a che vedere con i concorsi alla ricerca di bellezze paesane oggi di moda anche nei più remoti paesini. Ho avuto un ultimo contatto con lui un pò di tempo fa. Avevo scoperto del tutto casualmente che la piastrella, firmata nell’agosto 2008, dal prof. Pier Franco Quaglieni non c’era sul Muretto. Avevo pensato ad un atto di vandalismo, mentre scoprii poi che la piastrella non era stata neppure messa. Ne fu molto dispiaciuto. Un ultimo affettuoso ricordo che era anche un atto d’amore verso la sua creatura più famosa, il Muretto… ” conclude la direttrice Ricotti.