Millesimo. E’ stato processato per direttissima questa mattina, in tribunale a Savona, Gianluca Di Lallo, il trentanovenne di Millesimo che ieri sera è finito in manette per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, dopo essersi reso protagonista di uno sgradevole spettacolo in un bar del paese Valbormidese. Il giudice ha convalidato il suo arresto ed ha confermato la misura di custodia cautelare in carcere, ritenendo il soggetto pericoloso socialmente. Il processo è stato poi rinviato al prossimo 12 ottobre vista la richiesta di “termini a difesa” presentata dal legale d’ufficio Simona Poggi (per permettere all’imputato di essere seguito dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Stipo).
In aula, Di Lallo, che è noto in paese visto che non è nuovo a simili colpi di testa, ha detto di non ricordare quasi nulla di quello che ha fatto, ma ha ammesso gli addebiti: “Succede sempre così quando bevo” avrebbe detto al giudice. L’uomo, ieri sera, intorno alle 22, nella piazza centrale di Millesimo, in preda ai fumi dell’alcol è entrato in un bar della zona, ha iniziato a rompere bottiglie ed a rovesciare tavoli e sedie sotto lo sguardo atterrito di un gruppo di anziani che stava giocando a bocce. Poi è uscito per strada e se l’è presa con i passanti impugnando le bottiglie rotte e minacciando di utilizzarle contro chiunque avesse cercato di fermarlo. Alla fine ha pensato bene di scagliarle contro i carabinieri intervenuti per calmarlo. I militari non avevano quindi potuto fare altro che arrestarlo per resistenza e oltraggio e a pubblico ufficiale e ubriachezza molesta.
Tutti capi d’imputazione che non sono nuovi per Di Lallo le cui imprese, tutt’altro che eroiche, non si contano nel corso degli anni. Qualche tempo fa il 39enne era salito alla ribalta delle cronache – si fa per dire – per aver gettato il proprio cane dalla finestra in preda all’ira e, neanche a dirlo, all’alcol.