Loano, raccolta firme per l’abolizione delle province e l’accorpamento dei piccoli comuni

Generazione futuro ponente

Loano. Oggi, sabato 6 agosto, in via Ghilini a Loano, dalle ore 17 alle ore 19, avrà luogo una raccolta di firme a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare per l’abolizione delle province e l’accorpamento dei comuni sotto i mille abitanti. E’ organizzata dal circolo di Generazione futuro ponente, componente giovanile di Futuro e Liberà.

“La presente proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare – spiegano i promotori dell’iniziativa – nasce dall’esigenza di semplificazione del quadro istituzionale, considerata sempre più opportuna dalla maggioranza della popolazione italiana, anche in relazione alla necessità di ridimensionare il perimetro e il costo della macchina politico-amministrativa del nostro Paese”.

“Nello specifico – proseguono -, con tale proposta di legge costituzionale si propone l’abolizione dell’ente provincia e l’accorpamento dei
comuni italiani con meno di mille abitanti. Lo scopo dell’accorpamento dei piccoli comuni è evitare eccessive duplicazioni di costi e funzioni di tante, troppe micro-realtà amministrative, mentre, nel caso delle province, si mira anzitutto a ridurre i livelli di governo e di ‘intermediazione politica’ con i quali i cittadini e le imprese si confrontano”.

“Ci sono oggi in Italia 8.101 comuni e 104 province – sottolineano -. Il numero dei comuni sotto i 1.000 abitanti è pari a 1.963, circa un quarto del totale. Non diversamente, esistono 28 province con una popolazione inferiore a 250.000 abitanti, vale a dire con una popolazione inferiore a quella di una città di medie dimensioni. In molte nazioni europee si sono adottate negli ultimi decenni riforme importanti, tutte finalizzate ad accorpare gli enti locali, in particolare i comuni”.

“Tanti livelli di amministrazione producono un eccessivo numero di regole – precisano i promotori della raccolta firme -, una generale confusione sulla distribuzione di funzioni, oltre a costi più elevati per i contribuenti. In un contesto di finanza pubblica molto delicato, qual è quello attualmente sperimentato dell’Italia, l’abolizione delle province e l’accorpamento dei piccoli comuni risponde altresì ad esigenze di risparmio e di austerità che la classe politica deve saper corrispondere”.