Alassio. L’ex sindaco di Alassio e consigliere regionale Marco Melgrati torna ad attaccare l’amministrazione comunale alassina per la rimozione della statua di Totò, una decisione che starebbe avendo anche ripercussioni sul turismo e sull’immagine complessiva della cittadina del ponente ligure.
“Disdette di prenotazioni negli alberghi ad Alassio per razzismo in seguito alla vicenda della rimozione della statua di Totò…E’ questa l’attenzione al turismo della amministrazione di A come Alassio? La prossima vittima sarà la statua di quel “meridionale” di San Padre Pio, che anche lui non ci azzecca con Alassio?” afferma in una nota Melgrati.
“Speriamo che la furia iconoclasta razzista di questa amministrazione si fermi qui; e che cosa avranno detto gli assessori Zavaroni e Agostini, che essendo in maggioranza nella precedente amministrazione avevano approvato la statua di Totò?” si chiede l’esponente del Pdl.
“E quando sostituiremo Via Dante Alighieri, che anche lui non aveva legami con Alassio, con via Eugenio Montale, ligure doc, premio Nobel per la letteratura nel 1975? Ma l’immagine di Alassio aveva davvero bisogno di tutto questo fango mediatico, per consentire al “nostro” sindaco di andare su tutti i Tg nazionali con questa figura di da razzista di retroguardia?” conclude Melgrati.