Economia

Ato, il sindaco Guarnieri: “La Regione specifichi come graveranno gli aumenti e consideri chi ha già fatto investimenti”

Rosy Guarnieri

Albenga. “Il commissariamento farebbe bene a quei Comuni che in sede di conferenza Ato hanno votato contro le tariffe o si sono astenuti”. A dirlo è il sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, dopo la riunione in Provincia, alla presenza dell’assessore regionale Renata Briano, convocata per sollecitare l’adeguamento dei profili tariffari in tempi brevi, in modo da scongiurare un’imponente sanzione per infrazione comunitaria.

“Appartengo al novero dei sindaci che nell’Ato ha votato favorevolmente alla modifica del piano d’ambito – osserva il sindaco Guarnieri – Si tratta però di tariffe che vanno adattate alle situazioni territoriali. Certo che l’aumento è qualcosa di indigesto, e abbiamo dovuto digerirlo, ma non si può fare diversamente se si vuole costruire l’impianto di depurazione comprensoriale. Bisogna garantire la copertura finanziaria dell’opera, considerato che i 12 milioni dei Fas non coprono neppure un terzo dell’investimento”.

“Nella conferenza dei sindaci molti hanno votato contro, altri si sono astenuti: ci dovrebbero spiegare perché – dice il primo cittadino albenganese – Ma la tariffa va recepita da tutti, non solo per l’impianto ingauno, ma anche per il potenziamento del depuratore di Borghetto e gli interventi che si rendono necessari a Savona. Insomma, per dare corso a tutti gli investimenti improrogabili”.

La tariffa approvata dall’Ato che raccoglie i 69 Comuni savonesi è di 1,38 a metro cubo (suddivisi in 0,63 per gestione acquedotto, 0,12 per rete fognaria e 0,63 per depurazione), in più rimane la tariffa fissa, che non dovrebbe superare i 64 euro e dovrà essere modulata per prime e seconde case. “Ora bisogna spiegare al cittadino cosa significa in concreto questo aumento. Al cittadino di Erli, per esempio, si dovrà dire quanto spenderà di più in bolletta. La Regione, quindi, ci dica precisamente come questo adeguamento tariffario graverà sulle varie zone, nel ponente, nel territorio savonese e in quello valbormidese” sottolinea la Guarnieri.

Anche oggi non sono mancati spunti polemici. “Sul tavolo devono essere messi anche altre ragionamenti, relativi agli sforzi o meno che i singoli Comuni hanno fatto negli anni nella gestione del ciclo idrico – conclude il sindaco ingauno – Ad Alassio il costo dell’acqua è inferiore di quello di Albenga, ma noi negli anni abbiamo fatto investimenti per migliorare la gestione acquedottistica, mentre Alassio ne ha fatti meno”.