Albenga. I militanti di Fli hanno effettuato una distribuzione di volantini in occasione di Miss Padania, ieri in viale Pontelungo ad Albenga. “Sono stati distribuiti 500 volantini riguardanti la campagna per l’abolizione delle province, vecchio cavallo di battaglia del centro destra berlusconiano che da tempo sembra aver dimenticato, e che altri partiti dell’opposizione, vedi Pd, evitano colpevolmente, a detta di molti, di affrontare” dicono dal movimento di Fini.
“La gente presente alla manifestazione ha risposto positivamente dimostrandosi interessata alla tematica e per nulla risentita, pur trattandosi di una iniziativa patrocinata da un movimento di opposizione alla Lega Nord, il partito organizzatore delle serata” osservano.
Si dichiara molto soddisfatto dell’esito dell’“incursione” il coordinatore cittadino del movimento che fa capo a Gianfranco Fini, Gianni Pisana: “E’ l’ennesima dimostrazione questa che qualcosa sta cambiando, la gente è sempre più stufa dell’atteggiamento dei nostri politici, che da una parte chiedono sacrifici ai cittadini e dall’altra non fanno nulla per ridurre i costi e gli sprechi della pubblica amministrazione”.
Una nota polemica conclude l’intervento di Pisana: “Parlando di sprechi e di non correttezza della classe politica, non troviamo giusto che una manifestazione di partito abbia avuto il patrocinio del comune di Albenga e chiediamo se sia vero, come ci è stato riferito, che è stata data la possibilità di utilizzare materiale di proprietà dell’amministrazione per l’allestimento del parterre. Non ci sembra nemmeno corretto che la città un paio di giorni prima sia stata tappezzata di manifesti di Miss Padania in luoghi non deputati per le affissioni pubbliche quali le pensiline delle fermate degli autobus… Apprezzata la padanica passerella, comunque ci fa specie infine sottolineare che la nostra città ha ben altre bellezze, artistiche e culturali, da poter valorizzare e mettere in mostra per una promozione turistica degna di tal nome che, di certo, non può solo passare per il folklore di fazzoletti verdi, atmosfere ‘pseudo-medioevali’ o sagre di paese”.