Alassio, una commissione in memoria di Berrino per valutare la “dignità di piastrella”

Alassio Muretto piastrella innamorati

Alassio. Sarà un’apposita commissione che d’ora in poi valuterà la “dignità di piastrella” sul celebre muretto di Alassio. Lo ha deciso l’amministrazione di Roberto Avogadro che, nel prossimo consiglio comunale, istituirà l’organismo all’interno della fondazione dedicata a Mario Berrino, i cui funerali si svolgeranno alle 16 di oggi a Sant’Ambrogio.

La commissione in sostanza verificherà e stabilirà a chi farà fatta firmare, di volta in volta, la nuova piastrella, così da preservare la tradizione esclusiva del muretto, diventato da una cinquantina d’anni a questa parte una vera e propria “hall of fame” di scrittori, cantanti, attori, artisti e celebrità varie. A volte fin troppo varie. Di qui la decisione di porre alcune regole per le nuove piastrelle, in modo da evitare il fatto, accaduto in passato e all’insaputa dello stesso maestro Berrino, che siano firmate e apposte piastrelle di personaggi non proprio famosi o eccellenti.

Oggi, alla vigilia della finale di Miss Muretto edizione numero 58, il muretto è più orfano che mai. Fu Mario Berrino, autodidatta dallo spiccato talento poliedrico, a voler unire arte e turismo trasformando un anonimo muretto grigio tra stazione e mare in un’opera d’arte a cielo aperto lunga più di cento metri. Tantissimi i personaggi noti che hanno apposto la loro firma sulle piastrelle. Come fece, ad esempio, la nazionale di Bearzot vincitrice dei mondiali del 1982 in Spagna. Ma non basta: ci sono anche le piastrelle di consoli, ambasciatori, sindaci di città gemellate con Alassio o che semplicemente hanno visitato Alassio durante le vacanze estive.

Tra questi, appunto, tanti anni fa, c’è Ernest Hemingway, che scelse proprio Alassio per trascorrere un lungo periodo di vacanza durante il quale nacque l’amicizia con l’artista. La sua attività artistica fu molto intensa, centinaia e centinaia i quadri dipinti, e venduti in tutto il mondo. Vip d’antan o più probabilmente precursore del contemporaneo “vippaio”, Mario Berrino fu protagonista delle feste negli anni d’oro proprio lì, nello storico Caffé Roma, che sarebbe diventato, 58 anni fa, il luogo cult di Miss Muretto. Quello stesso concorso di bellezza che si sta avviando alla finalissima in programma domani al porto “Luca Ferrari”.