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“Alassio 100 libri”, domani la rassegna ospita Giancarlo De Cataldo

Comune Alassio

Alassio. Prosegue la rassegna dedicata ai finalisti del Premio letterario “Alassio 100 libri –  Un Autore per l’Europa”, promosso dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Alassio. In attesa di conoscere il nome del vincitore, che sarà designato dalla commissione di professori Italianisti presso le Università straniere in Europa, la “città del muretto” ospita i finalisti selezionati dalla commissione tecnica, coordinata dal Prof. Giovanni Bogliolo, già Magnifico Rettore dell’Università di Urbino.

Domani, nei Giardini del Palazzo Comunale, alle ore 21.30, Giancarlo De Cataldo presenterà il suo ultimo romanzo, “I traditori” (Einaudi). Dopo aver conquistato il grande pubblico dei lettori italiano con “Romanzo Criminale”, Giancarlo De Cataldo è tornato sugli scaffali delle librerie con il romanzo “I Traditori”, un’avvincente e dettagliata analisi romanzata del Risorgimento italiano e, per dirla con le parole dell’autore, “di quei ragazzi che hanno fatto l’Italia. “Ho studiato diari e documenti per riscoprire l’epica e le passioni di quel periodo.” dice De Cataldo. Il risultato è “I Traditori”, un lungo viaggio di oltre 600 pagine che ha quasi il sapore di un’inchiesta.

“I traditori” è un’avvincente e dettagliata analisi romanzata del Risorgimento italiano e, per dirla con parole dell’autore, “di quei ragazzi che hanno fatto l’Italia”. I personaggi storici (Cavour, Mazzini, Ricasoli, Crispi, Garibaldi, Pisacane, Vittorio Emanuele II, Napoleone III) si intrecciano con quelli inventati (briganti, mafiosi, artisti, idealisti e spie) al fine di rendere la storia più coinvolgente per il lettore. Inoltre, i continui cambi di luogo (Sicilia e Calabria, Londra e Milano, Torino e Venezia, Napoli e Roma…) evidenziano una narrazione assai mossa mostrando plasticamente i molti fronti su cui si è giocata la battaglia per l’unità d’Italia. La storia ruota attorno al giovane aristocratico Lorenzo di Vallelaura che, catturato nel 1844 in Calabria dai Borboni, ha salva la vita in cambio del tradimento: spiare Mazzini.

Da questo momento Lorenzo seguirà Mazzini in ogni suo spostamento – da Milano a Londra, dove lo stesso Mazzini è costretto a rifugiarsi per la condanna a morte che grava su di lui – informando i Borboni prima, gli Austriaci poi e infine i Piemontesi sulle cospirazioni ordite dall’esule. Sullo scenario di veri fatti storici quali le guerre di indipendenza, la spedizione dei Mille e la conquista dello Stato pontificio, si inseriscono episodi di vita dei vari personaggi minori, mentre De Cataldo mantiene l’attenzione sull’evoluzione socio-politica del panorama italiano e, in particolare, sul brigantaggio e sulla nascita della mafia, sempre “attaccata al carro dei vincitori” ma avversa a Garibaldi e all’annessione della Sicilia al resto dell’Italia. L’autore ci spiega che gli anni dal 1844 al 1867 furono cruciali, anche se molti problemi dell’Italia di oggi hanno la loro origine proprio in quel periodo.