Savona. Una settimana dedicata alle tempeste sul Mediterraneo. E’ quella che si aprirà il 5 settembre al Primar di Savona, che ospiterà in prima assoluta il convegno internazionale organizzato dalla Fondazione Cima, il Centro Internazionale per il Monitoraggio Ambientale che ha sede presso il campus universitario. Fondato nel 2007, il Cima è diventato un polo scientifico tra i più importanti per lo studio, la previsione e l’elaborazione di sistemi di monitoraggio e prevenzione delle emergenze ambientali naturali o industriali, e degli eventi climatici estremi, quali alluvioni, desertificazioni, incendi, cicloni e tempeste.
Tenuto conto dell’impatto mediatico dell’uragano Irene, il tema che sarà dibattuto a Savona nell’ambito dalla XIII Plinius Cionference on Mediterranean Storms è di immediata attualità: “Disasters and climate change: know to adapt”, vale a dire disastri e cambiamenti climatici: conoscere per poter fronteggiare. Un evento attraverso il quale Savona entra nella rosa delle città mediterranee, sedi di importanti università, che hanno ospitato una delle edizioni della conferenza. Appuntamento quindi di prestigio, che ha indotto il Comune di Savona a mettere gratuitamente a disposizione degli organizzatori per una settimana le strutture del Priamàr: la sala congressi del Palazzo della Sibilla, il Portico del Palazzo della Loggia, le cellette al 1° e 2° piano della Sibilla, il Palazzo del Commissario, il Passaggio d’entrata alla Piazza d’Armi. A proporre la concessione è stato lo stesso sindaco, Federico Berruti, sottolineando che l’iniziativa, aperta al pubblico e gratuita, coinvolgerà scienziati di tutto il mondo che si occupano dello studio degli eventi meteorologici, idrologici e marini del Mediterraneo.
Con questa partecipazione, per la prima volta nella sua storia la Plinius Conference vedrà il coinvolgimento della città sede dell’evento. Per tutta la durata del convegno, negli angoli più suggestivi del Priamàr saranno proiettate opere di video artisti di fama internazionale già presentate in contesti internazionali (tra cui la Biennale di Venezia) dedicate ai temi della conferenza. Sotto i Portici del Palazzo della Loggia quattro giovani artisti delle Accademie di Belle Arti dei Paesi del Mediterraneo realizzeranno, in pubblico, una serie di grandi composizioni a tema. Il lavoro dei giovani artisti sarà ripreso e proiettato alla sera sul muro esterno della Fortezza del Priamàr integrando così l’attività della conferenza con l’esterno e creando un forte momento di curiosità.
Al convegno scientifico, intitolato a Plinio il Vecchio, lo storico dell’eruzione del Vesuvio, parteciperanno figure di assoluto prestigio internazionale come Helena Molino Valdes, vice direttore del programma ONU International Strategy for DisasterReduction (ISDR); Peter Janssen, del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF) di Reading (UK); Agostino Miozzo, managing director for crisis response and operational coordination dell’Unione Europea. Nell’ambito della Plinius Conference ci sarà un evento nell’evento: “Invito all’Opera”, ovvero il Progetto Opera – Protezione Civile dalle Alluvioni, considerato dall’Agenzia Spaziale Italiana il miglior progetto pilota per le applicazioni satellitari al monitoraggio delle catastrofi naturali.