Alassio. Il Consigliere Regionale Marco Melgrati continua a seguire con attenzione le vicende che riguardano la “sua” Alassio. Dopo le polemiche sui condizionatori e sulla chiusura della biglietteria della stazione adesso l’ex sindaco interviene sulla possibile vendita della Rsa di Alassio. “Nella riunione di giovedì pomeriggio in Comune ad Albenga con i capigruppo in Comune ad Albenga, alla presenza dei tre Consiglieri Regionali del ponente, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Nino Miceli ha confermato la volontà di chiudere e vendere le Rsa di Alassio e Varazze per fare cassa e quindi trasformare i due plessi in alloggi di seconde case” dichiara Melgrati.
“Questa volontà è stata esplicitata nella intenzione di chiedere al Comune di Alassio il cambio di destinazione d’uso in alloggi per seconde case della Rsa di Alassio. Questo non fa che confermare la previsione inserita nel prospetto del bilancio 2011 dell’Asl, al titolo ‘proposte di azioni necessarie al rispetto del fondo sanitario assegnato all’Asl2 Savonese per l’anno 2011 (e successivi)’, che, all’allegato ‘B’, vede la voce: Rsa di Alassio e Varazze: vendita dei rispettivi immobili, con recupero fondi a copertura costi d’esercizio, con alienazione del patrimonio, per un importo stimato di 10.000.000 di euro (dieci milioni di euro)” spiega il Consigliere Regionale che commenta: “Sono fortemente preoccupato perché le Rsa di Alassio e Varazze costituiscono un necessario presidio sul territorio e forniscono un servizio che i presidi ospedalieri tradizionali, per caratteristiche organizzative, non possono più svolgere. In più ad Alassio è presente il servizio dell’’Asilo del nonno’, fondamentale ausilio per anziani non totalmente autosufficienti”.
Secondo Melgrati infatti l’utilità del servizio reso dalle residenze sanitarie assistite non può e non deve essere messo in discussione “soprattutto – precisa – per un fine così ignobile come quelle di fare cassa, e convertire così quei plessi in seconde case. Invece di operare risparmi, si sceglie la via più breve: vendere le Rsa di Alassio e Varazze e chiudere i pronto soccorso di Albenga e Cairo Montenotte…Complimenti! I munifici donatori che, negli anni, hanno, con lasciti immobiliari, consentito il mantenimento della struttura di Alassio, già di proprietà del Comune, contribuendo anche con le alienazioni fatte dall’Asl alla costruzione dell’ospedale nuovo Santa Maria di Misericordia di Albenga si rivolteranno nella tomba”.
“Voglio proprio vedere se la giunta Avogadro, che ha fatto la campagna elettorale sulla lotta al cemento, soggiacerà alle ignobili proposte dei suoi compagni della Giunta Regionale di sinistra e del suo braccio armato, il direttore generale Neirotti, trasformando l’ospedale di Alassio in alloggi!!! Voglio proprio sapere cosa ne pensa l’avv.to Battelli, decano del P.c.i., che con me ha fatto la battaglia per recuperare al patrimonio del Comune parte delle proprietà lasciate dai munifici donatori all’ospedale di Alassio. Guai a chiudere la Rsa di Alassio ed a sostituirla con appartamenti per seconde case. Ci incateneremo ai cancelli dell’Ospedale di Alassio, se sarà necessario!!!” conclude Melgrati.