Savona, pompieri discontinui: “Gli stipendi non arrivano”. E l’atmosfera si surriscalda

vigili del fuoco

Savona. Vigili del fuoco discontinui sul piede di guerra. I pompieri a chiamata in forza al Comando savonese denunciano il mancato arrivo degli stipendi di marzo e di quelli dei mesi successivi. Questo nonostante il vuoto di potere lasciato dall’ex comandante, andato in pensione a marzo, sia stato superato con la nomina a reggente dell’ingegner Renato Riggio, direttore regionale dei vigili del fuoco.

La situazione sembrava essersi sbloccata qualche settimana fa (i diretti interessati avevano finalmente percepito gli stipendi di gennaio e febbraio) ma pare che il resto dei soldi dovuti rimanga chiuso in chissà quale cassetto. Voci ufficiose parlano di 40mila euro arrivati proprio nelle scorse ore, ma non è dato sapere a chi e a cosa siano destinati. “Ora basta – dice Christian Bruzzone, vigile del fuoco discontinuo in servizio da 12 anni al Comando savonese – Vogliamo risposte chiare. Qui c’è un continuo rimpallo di responsabilità, non si riesce a capire il motivo di tanto ritardo. Prima il problema era dovuto alla mancanza di un comandante e di chi ne facesse le veci, anche per apporre una semplice firma e sbloccare gli stipendi. Ora che il reggente c’è, la situazione è cambiata di poco. Senza contare il fatto che l’incarico dell’ingegner Riggio scadrà il prossimo 31 luglio. Poi cosa dobbiamo aspettarci? Un altro vuoto di potere?”.

“E’ scandaloso: io che sono in servizio da 12 anni, e per passione, rischio di appendere la divisa al chiodo a causa non solo della mancanza di soldi percepiti ma anche perché molti di noi, me compreso, cominciamo a non capire con quale criterio siano fatti i richiami. C’è chi lavora sempre e chi non viene chiamato quasi mai: quali sono i criteri di scelta?”, continua Bruzzone che assicura che anche la Guardia di Finanza sarebbe stata informata della situazione-stipendi e che un gruppo di dicontinui esasperato starebbe pensando ad un esposto alla Corte dei Conti.