Savona. Un progetto definito “prioritario” da molti politici locali e nazionale ma il cui iter risulta poco chiaro anche sfogliando il decreto relativo alla futura manovra finanziaria. La denuncia arriva da Costanzo Protto della Federazione Nazionale Sicurezza Cisl Savona che chiede che fine abbia fatto l’idea di realizzare un nuovo carcere a Savona.
“Quello che ci chiediamo è se siano stati stanziati i fondi necessari per la costruzione del nuovo carcere savonese – dice Protto – Eppure dalle dichiarazioni ufficiali di taluni esponenti politici locali e nazionali, e della stessa amministrazione penitenziaria, la nuova struttura era considerata una priorità, non solo per la città di Savona, ma per l’intero sistema carcerario nazionale. Sappiamo che era stata individuata da anni l’area e il progetto alla periferia della città in località Passeggi e che già qualche soldo del contribuente dovrebbero aver impegnato. Eppure qualcuno si ostina a proporre la costruzione nell’entroterra savonese, con aggravi di spese per tutti: traduzioni dei detenuti da/per il Tribunale di Savona e spostamenti dei loro familiari, dei loro avvocati e del personale che vi lavora, riscaldamento invernale”.
“Certo, non è bello parlare di questo problema sotto l’ombrellone, dove preme di più la preoccupazione per i tagli alla sanità, alle pensioni, ecc. di chi vive e lavora all’aria aperta, ma rimane ad oggi un macigno sulla coscienza di una città e di una amministrazione penitenziaria che non possono permettersi ancora, quasi nell’assoluta indifferenza della società civile e politica, la precarietà dei trattamenti alla popolazione carceraria e della vivibilità del personale di polizia, né ulteriori spese a perdere per il Sant’Agostino. Aspettiamo davvero che pezzo su pezzo crollino i muri di un deposito di persone buttate lì ad aspettare la fine della pena dove il degradante sovraffollamento mortifica il lavoro degli operatori e rende disumane le condizioni di vita per tutti?”, conclude Protto. Il 13 giugno scorso a cedere all’interno del carcere savonese è stato il soffitto di una stanza utilizzata dal corpo di guardia. Fortunatamente non vi furono feriti.