Cairo Montenotte. Il ricorso al Tar sull’AIA rilasciata dalla Provincia di Savona all’Italiana Coke sarà discusso tra settembre e ottobre. La data esatta si apprenderà nelle prossime settimane. Giuseppe Boveri, portavoce del Comitato Ambiente Salute Valbormida, sottolinea: “La garanzia principale dal punto di vista ambientale è il controllo continuo dei camini, che non è una procedura che adotta la Nasa, ma una misura comune alle moderne cokerie e raffinerie. Non siamo contro l’azienda e, anzi, comprendiamo le opportunità di lavoro, ma esigiamo il rispetto della salute dei valbormidesi”.
“Inoltre – aggiunge – la torcia generale è sempre accesa, quando invece dovrebbe essere utilizzata solo ed esclusivamente in caso di emergenza. In ogni caso, poi, e lo sottolineiamo, se si eliminasse definitivamente la pratica di infornare le melme nel Parco 3 si toglierebbe, altrettanto definitivamente, ogni dubbio su eventuali scarti inautorizzati”.
I ricorrenti che si sono rivolti al tribunale amministrativo sono, oltre al Comitato Ambiente Salute Valbormida, WWf Italia, Circolo Legambiente di Cairo Montenotte, Are Vallebormida, Associazione Rinascita Vallebormida di Camerana.
La richiesta è di modificare l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel gennaio 2010 dalla Provincia di Savona in modo da ridurre l’inquinamento atmosferico senza bloccare la produzione dell’impianto, vietando l’infornamento delle melme (residui di produzione dell’attività di cokeria) e del Pet Coke (prodotto derivante dalla raffinazione del petrolio), ma utilizzando solo carbone a basso tenore di inquinanti.