Ponente. Si è svolta questa mattina in tribunale l’udienza per la valutazione dell’istanza di fallimento, promossa dalla Procura di Savona, verso l’ormai ex Geo Srl, una delle società gravitanti intorno all’impero immobiliare Nucera. A carico dell’azienda pendeva già un procedimento penale per reati fiscali di poco conto, ma gli accertamenti via via hanno svelato che l’insolvenza ha in realtà un carattere vertigionoso: la società avrebbe accumulato nei confronti del fisco un debito di 10 milioni di euro.
In sostanza, le cartelle fiscali non sarebbe mai state pagate e l’azienda avrebbe anche una notevole esposizione bancaria. Secondo la Procura della Repubblica, dunque, si ravvisavano gli estremi per l’istanza fallimentare. Quella che era la Geo Srl, con una serie di cambi di sede e di denominazione sociale, è diventata Inpar Srl. In precedenza si occupava di costruzioni e interventi edilizi (si veda l’ex oleificio di Vadino) all’interno della holding capitanata dall’imprenditore albenganese.
Il giudice civile Marcello Bruno si è riservato sulle decisioni questa mattina e da ora scattano cinque giorni di tempo per una pronuncia sull’istanza di fallimento. Salvo rinvio, che è stato domandato dal collegio difensivo. Sempre nella galassia di Nucera, rimane aperta la controversia sull’altra consociata, la Geo Costruzioni Srl, destinataria di una richiesta di procedura fallimentare avanzata sempre dalla Procura (mentre il creditore originario da cui era partita l’istanza, la società Pelganta di Trontano, ha desistito in quanto nel frattempo pagata).