Cairo Montenotte. C’è grave disappunto nelle organizzazioni sindacali per il mancato coinvolgimento nella nuova linea di investimento che Ferrania, con la neonata divisione Ecologia, ha programmato per realizzare un impianto di produzione di compostaggio ed energia dai rifiuti umidi. “Siamo stati ignorati e siamo all’oscuro di tutto – afferma Fulvio Berruti, segretario provinciale della Filctem Cgil – A metà giugno abbiamo aggiornato l’accordo di programma per Ferrania Technologies e non siamo stati messi al corrente della nascita di Ferrania Ecologia. Non è noto quanti lavoratori transiteranno verso questo impianto di produzione del compost. Ma non si può pensare che il sindacato avalli ipotesi imprenditoriali a scatola chiusa, che si discutono in qualche stanza”.
Stamane alla presenza dei rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia e Comune, il progetto che Ferrania Ecologia (partecipata al 50% da Ferrania Technologies e per l’altra metà da F.G. Riciclaggi) porterà avanti con la società Ros Roca Envirotec è stato presentato ufficialmente. “Alla presentazione non siamo stati invitati – prosegue Berruti – Ma, soprattutto, non abbiamo mai avuto un incontro su questo tema. Qual è la logica? Prima di tutto si dovrebbero rispettare le priorità fissate nell’accordo di programma. Le stesse persone con cariche pubbliche che erano con me a Roma, tenendoci all’oscuro di questa nuovo investimento, oggi lo presentano. Si firmano dei protocolli d’intesa e poi le iniziative che partono sono quelle fuori dagli accordi. Il sindacato non è una fermata a richiesta, per la quale si sale e si scende quando si vuole. Pensare così è un insulto”.
Nell’impianto che troverà spazio nelle aree della Ferrania si lavoreranno rifiuti urbani biodegradabili derivanti da cucine, mense, mercati e il materiale trattato verrà trasformato in terricico fertilizzante. Le emissioni verranno recuperate nei generatori per la produzione di energia elettrica. “Ci vorrà una vasta metratura per ricavare l’area di questo sito – sottolinea Berruti – senza contare la consistenza dell’investimento. E’ incredibile che nessuno ci abbia informato di nulla. Non sappiamo quante unità lavorative passeranno a questa nuova produzione”.
“Soprattutto – conclude il referente della Filctem Cgil – è incredibile che si realizzino iniziative al di fuori dell’accordo di programma appena aggiornato. Allora bisogna essere chiari una volta per tutte: se azienda e istituzioni intendono mettere in pratica soluzioni estranee agli accordi sottoscritti, ci diano spiegazioni su due progetti indicati dalla Regione: l’eolico, per il quale ci sarebbe un soggetto imprenditoriale interessato, e la logistica del vetro”.