Ergastolo a Bruno, Quaglieni scrive nuovamente a Pannella

pannella e quaglieni

Alassio. Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio, apprese le motivazioni della sentenza che condanna in India Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni all’ergastolo, ha inviato una mail a Marco Pannella che proprio ieri al Senato, alla presenza del presidente della Repubblica, ha parlato del dramma del carcere subito in Italia spesso in condizioni inumane che “ci fanno sentire in grande imbarazzo in termini di elementare civiltà”.
 
Nella lettera Quaglieni sollecita ulteriormente Pannella ad occuparsi del caso di Tomaso, vittima, dichiara il direttore del Centro Pannunzio, “di un processo lungo e frettoloso ad un tempo: lungo per la scarsa efficienza della giustizia indiana, frettoloso per aver di fatto archiviato le ragioni della difesa come irrilevanti. Non è stata data la possibilità alla difesa, in un giusto dibattimento tra le parti, di far sentire la sua voce. Queste sarebbero le regole anglosassoni della giustizia che in India pare non conoscano: l’habeas corpus qui davvero non appare”.

Il fondatore del Centro Pannunzio chiede a Pannella di occuparsi del caso “come leader pacifista e gandhiano, candidato al Premio Nobel per la pace”.

Il ministro degli Esteri Frattini ha già fatto sapere che l’intervento ufficiale del suo ministero dopo una sentenza ha dei limiti regolamentati dal diritto internazionale. “Forse è ora – conclude Quaglieni – di un intervento fuori dagli schemi istituzionale di un leader come Pannella che già si è occupato con successo di casi analoghi”.