Politica

Ecotassa, plauso dal Pd: “Incentivo per la differenziata”

Pd - Partito Democratico

Liguria. Premiare i Comuni che incentivano la raccolta differenziata e, al contrario, punire quelli che continueranno a conferire i rifiuti in discarica in percentuali elevate. “E’ l’obiettivo – secondo il Pd regionale – dell’ aumento del 40% dell’ecotassa, il tributo dovuto dal gestore della discarica alla Regione (ad eccezione per i rifiuti inerti per i quali un emendamento della Giunta prevede un ritocco del 20%)”, illustrato al Consiglio regionale dal presidente della Commissione Programmazione-Bilancio e relatore di maggioranza, Alessio Cavarra.

Quest’ultimo ha spiegato che con l’aumento “la Liguria si allinea, almeno in parte, con i regimi fiscali delle regioni limitrofe, limitando anche in questo modo così il conferimento presso discariche liguri di rifiuti provenienti da regioni diverse”. Un esempio: i 95 mila abitanti di La Spezia producono ogni anno 55 mila tonnellate di rifiuti di cui il 29% avviato a recupero (16 mila tonnellate) che per il 2010 significa pagare un’ecotassa di 400 mila euro. Con la nuova norma La Spezia potrebbe pagare 563 mila euro ma se il comune riciclerà o recupererà il 45% dei rifiuti, pagherebbe 337 mila euro.

Sul tema interviene anche il consigliere regionale Ezio Chiesa (Gruppo Misto) chiedendo che la tassa di non scopo non venga impiegata per finanziare altri capitoli di bilancio che “nulla hanno a che vedere con la materia ambientale”.

“L’aumento dell’ecotassa – dichiara Chiesa -, il tributo speciale per deposito in discarica dei rifiuti solidi, può essere una scelta condivisibile a condizione che gli introiti derivanti vengano destinati in materia ambientale soprattutto per favorire la raccolta differenziata”.

“Già oggi – spiega Chiesa – le risorse provenienti dalla legge regionale 23/2007 vengono utilizzate solo per il 20% nei programmi regionali in materia ambientale, compresa una percentuale del 5% destinata ai Comuni e per l’80% su altri capitoli di bilancio, a mio parere in modo poco trasparente nei confronti del cittadino e poco produttivo al fine di raggiungere il risultato che la legge si prefissava”.