Sport

Calcio, Seconda e Terza Categoria: come saranno composti i gironi?

P1140543

Savona. La crisi colpisce duramente il mondo del calcio, non solo in ambito nazionale, con la serie di esclusioni dalla Lega Pro, ma anche, e soprattutto, a livello locale.

Nel ponente ligure, in particolare, la stagione estiva sta facendo numerose vittime. La più illustre è la Sanremese che, dopo aver rinunciato alla Seconda Divisione, al momento non sembra poter prendere parte nemmeno ai campionati regionali.

Nell’Imperiese, oltre ai biancoazzurri, è saltato anche il Dolcedo, reduce dalla Seconda Categoria. Un’altra squadra scompare alla luce della fusione tra Bordighera e Sant’Ampelio. Non ci sarà più nemmeno il San Bartolomeo, ma il suo posto sarà preso dalla Golfodianese “B”, che conterà su ex dirigenti e giocatori che erano in gialloblu.

In provincia di Savona non si è iscritto il Calizzano, reduce da una stagione trionfale con la conquista della Prima Categoria e la vittoria della Coppa Liguria. I giallorossi non sono i soli costretti a rinunciare all’attività. Almeno per quanto riguarda la prima squadra, hanno rinunciato ad iscriversi anche Laigueglia, Villanovese e Martina Sassello.

Considerati i risultati conseguiti sul campo, alla Seconda Categoria avrebbero diritto 18 squadre: Ospedaletti Citytouring, Nuova Intemelia, Val Steria, Santo Stefano al Mare, Pallare, San Nazario Varazze, Pontelungo, Legino, Cengio, Aurora Calcio, Spotornese, Speranza, Nolese, Celle Ligure, Plodio, Città di Finale, Priamar, Albenga.

In Terza Categoria resterebbero 14 formazioni: Val Prino, Porto Maurizio, Riva Ligure, Golfodianese “B”, Borgio Verezzi, Dopolavoro Ferroviario Savona, Rocchettese, Valleggia, Mallare, Letimbro, Murialdo, Bardineto, San Filippo Neri, Bastia. Queste ultime due, prima e seconda nei playoff, sarebbero le prime ad aver diritto ad un eventuale ripescaggio.

Sono numeri che potrebbero mettere in difficoltà il Comitato provinciale, a meno di nuove affiliazioni. Portando in Seconda San Filippo Neri e Bastia, uscirebbero due gironi da 10 squadre ciascuno e una Terza con 12 formazioni. Davvero troppo esigui.

L’ideale sarebbero un girone unico sia di Seconda che di Terza Categoria, entrambi di 16 squadre. Ma è un’ipotesi non presentabile: impossibile retrocedere “d’ufficio” due compagini dalla Seconda alla Terza. Con questi numeri la soluzione migliore sarebbe una sola: cancellare la Terza Categoria, come già successo nello Spezzino, e creare due gironi di Seconda da 16 squadre ciascuno. Forse chi ha conquistato la promozione sul campo non la prenderebbe bene, ma per l’interesse del movimento in generale sarebbe senza dubbio una scelta intelligente.