Bergeggi si prepara per il secondo appuntamento dell’edizione 2011 di Cinemare, un evento fortemente voluto dal Comune. Dopo il successo di pubblico riscontrato nella prima edizione dell’anno scorso, nei mesi di luglio e agosto si svolgono le proiezioni della sua seconda edizione. E dopo la serata inaugurale, con la presentazione di un video di Paolo Capucciati sui fondali marini dell’Area Marina Protetta, giovedì sera, alle 21,30, si replica con il primo film per gli adulti (si alterneranno proiezioni per bambini a quelle per adulti, a laboratori e racconti del nostro mare ogni martedì e giovedì fino al 23 agosto).
La direzione artistica dell’evento, l’associazione Kinoglaz, ha scelto “Sul mare” di Alessandro D’Alatri. Autore dalla poetica minimale, il regista romano realizza un cinema vivo, sincero, capace di osservare la realtà che lo circonda senza scivoloni retorici o pericolose cadute nel cattivo gusto. Sceglie un modo di raccontare che si concede una grande libertà espressiva alla ricerca continua di nuove strade. Quel che è più interessante è che in Sul mare lo fa sulla base del format narrativo più antico del mondo: la storia d’amore, per di più una storia di amore giovane, quindi con toni e sentimenti estremi.
Protagonisti sono Salvatore e Martina. Il 20enne Salvatore che vive a Ventotene, ama il mare e ha una barca con la quale d’estate porta in giro i turisti. D’inverno, quando l’isola si svuota dai vacanzieri, Salvatore per mantenersi deve andare a lavorare come muratore nei cantieri sulla terraferma, rinunciando alla sua vita libera e scanzonata. Poi, un giorno d’estate, Salvatore conosce Martina, una ragazza di Genova che arriva a Ventotene per fare delle immersioni. Si innamora profondamente e mosso da questo nuovo sentimento il ragazzo decide di dare una svolta alla sua vita e inizia a fare progetti per cambiare il suo futuro. Tuttavia, nel culmine della felicità per Salvatore, la ragazza svanisce…
Fondamentale nel film il rapporto con la realtà: il rapporto fra Salvatore e i genitori, con il padre che capisce la crisi del lavoro ma non le sue cause; la condizione marginale dei lavoratori in nero (di ogni colore) e il pericolo delle morti bianche che rende ogni distrazione fatale (per i lavoratori). Il divario socioeconomico fra nord e sud non è un tema sul quale D’Alatri calca la mano ma è presente.
Un film “leggero” ma non stupido che potrà permettere ai presenti di confrontarsi con una commedia intelligente che sa dosare intelligentemente umorismo, ilarità e malinconia. Alla presentazione della pellicola affermò: “Mi sta a cuore rincorrere instancabilmente il punto di conciliazione e di equilibrio tra ‘contenuto’ e ‘intrattenimento’, ispirandomi alla lezione di classici: La Grande Guerra di Mario Monicelli, Tutti a casa di Luigi Comencini, Una vita difficile di Ermanno Olmi”.
Prevista ma non ancora confermata la presenza del regista a Bergeggi. D’Alatri in questi giorni infatti si trova a Milano a girare uno spot pubblicitario e la sua partecipazione dipenderà dai tempi di realizzazione delle riprese. L’ingresso è gratuito e la proiezione si terrà nella spiaggia libera di levante (vicino ai bagni maiorca).