Bergeggi. All’esploratore, navigatore, oceanografo francese Jacques-Yves Cousteau e alle sue avventure è dedicata la serata di giovedì 21 luglio di Cinemare, la rassegna promossa con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio del mare e con patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Savona. Con la sua nave, visitò le acque più interessanti del pianeta, compresi alcuni fiumi e tutti i libri che realizzò furono di grande aiuto nel rendere popolare la biologia sottomarina.
Lo omaggeremo con la proiezione de Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson e incontrando il professore ordinario di ecologia presso l’Università di Genova, Riccardo Cattaneo-Vietti che con il direttore dell’Area Marina Protetta di Bergeggi, Simone Bava, ci racconteranno gli studi di Cousteau, lo schema di divulgazione semplice e le imprese più leggendarie che hanno contraddistinto la sua vita, ma soprattutto quello che animava il suo spirito battagliero e la sua voglia di portare avanti la tecnica di ripresa degli abissi. Amava definirsi un “tecnico oceanografico” ma fu in realtà un sofisticato amante della natura, specialmente di quella marina. Il suo lavoro permise a persone di tutti i continenti di visitare la vita che sta sotto la superficie oceanica ed esplorare, attraverso la televisione, le risorse del “continente blu”.
Il regista texano Wes Anderson, regalando a Bill Murray alcune delle movenze dell’esploratore e in cappellino corto che lo ha ritratto in diverse foto e riprese televisive, con Le avventure acquatiche di Steve Zissou, ci trascina in un film spiritoso, poetico e naif con tantissimi personaggi fuori dal coro. Agli antipodi delle produzioni hollywoodiane correnti, Wes Anderson, costruisce un mondo popolato da ‘caratteri’ liberi da ogni convenzione di verosimiglianza, ma perfetti per le sequenze surrealiste che si sgranano sullo schermo.
Qui crea un oceanografo e regista di documentari di nome Steve Zissou che ha deciso di partire per una pericolosa impresa: vuole dare la caccia a uno squalo giaguaro, una misteriosa creatura che vive nelle profondità dell’oceano e che è responsabile della sparizione di Esteban, suo socio nonché suo migliore amico. A bordo della nave Belafonte, il leggendario esploratore partirà per una straordinaria avventura in compagnia di un colorito equipaggio -un cast davvero stellare: da Cate Blanchett a Angelica Huston a Willem Dafoe- che comprende sua moglie Eleanor, la giornalista Jane Winslett-Richardson, l’ingegnere tedesco Klaus Daimler, leale collaboratore dell’esploratore Bill Ubell, addetto al budget, Alistair Hennessey, anche lui oceanografo e rivale di Zissou. La spedizione sarà oggetto di un documentario e per questo sulla nave prendono posto anche il produttore Oseary Drakoulias, il fisico Vladimir Wolodarsky, autore della colonna sonora eseguita da Pelé dos Santos, un esperto di sicurezza che si diletta a cantare le canzoni di David Bowie in portoghese, e altri membri della troupe. Inoltre, grazie a Ned Plimpton, un misterioso gentiluomo venuto dal sud, nel corso della spedizione Zissou farà un’altra scoperta: cosa vuol dire essere padre.
Presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2005, Roberto Silvestri su Il Manifesto scrisse: “Dedicato a Cousteau e ai suoi viaggi negli abissi, di Verne incorpora Venti mila leghe sotto i mari, versione Meliès e Fleischer, e di Huston, oltre a Angelica, la disperazione, racchiusa nelle imprese umane senza senso, ma che sa sorridere della bellezza e della sofferenza del mondo”.
Una curiosità su tutte: il prologo, irresistibile con il canuto eroe degli abissi che viene presentato al San Carlo dal direttore di festival sublimamente interpretato da Antonio Monda, fu tutto girato a Napoli.
Ad introdurre il film Riccardo Cattaneo-Vietti, professore ordinario di Ecologia presso l’Università di Genova – dove insegna Ecologia, Biologia Marina e Aree Marine Protette – e direttore del centro di Biologia Marina del Mar Ligure dell’Università di Genova.