Albenga. Nell’ambito della manifestazione “Notti Tricolori” organizzata dall’associazione I Love Albenga per celebrare i 150 dell’unità d’Italia, che si svolgerà a Campochiesa in regione Rapalline presso le Opere parrocchiali, avrà luogo, all’interno del circolo Anspi, venerdì 8 luglio alle 21,30, la presentazione dell’ultimo romanzo noir dello scrittore Maurizio Pupi Bracali dal titolo “Gabbiani e pipistrelli” edito da Ennepilibri.
Lo psicologo Alfredo Sgarlato intervisterà l’autore e Maria Rita Patrone leggerà brani del libro.
Maurizio Pupi Bracali, dopo “Nostra Signora degli Ulivi”, “Il mare tutto intorno”, “A forma di anima”, e “I contorni dell’ombra”, è giunto al quinto romanzo che vede protagonista l’ispettore Calcagno suo alter ego e marchio di fabbrica, dopo l’esordio narrativo con la raccolta di racconti noir “Il predomino del nero” (vincitore del prestigioso Premio Letterario “I dieci di Torre Pernice”) e la parentesi del romanzo noir “Qualcosa nel vento” (Editrice del Cigno), scritto a quattro mani con la scrittrice e giornalista Valeria Rossi con protagonista un nuovo personaggio.
In “Gabbiani e pipistrelli” il cadavere di un investigatore privato ritrovato sull’altopiano delle Manie tra Noli e Finale è il punto di partenza per una nuova avventura dell’ispettore Calcagno che si ritroverà a indagare anche su una borsa dal contenuto misterioso, sui periodici viaggi in treno di strani personaggi e sul passato e sul presente di una bella ungherese.
Tutto questo avviene nel nuovo romanzo noir dello scrittore cerialese Maurizio Pupi Bracali dal titolo “Gabbiani e pipistrelli” edito da Ennepilibri che vede l’ispettore Calcagno protagonista di una nuova ingarbugliata vicenda dove ritorna agli ambienti familiari liguri e alle atmosfere tipiche che hanno reso noto l’ispettore Calcagno, poliziotto fuori dagli schemi, al pubblico dei romanzi gialli ambientati in Liguria.
Il “poliziotto della porta accanto”, sornione e indisciplinato, ancora una volta si muove da par suo nelle nostre cittadine rivierasche e sulle colline del nostro entroterra alla ricerca dei colpevoli. Le simpatiche schermaglie coi suoi colleghi e partners, i fidi ispettori Rossetti e Aicardi, e con il suo superiore il burbero commissario Gervasi pervase da un leggero umorismo fanno da corollario alla drammaticità della vicenda vera e propria, così come il flusso del Calcagno-pensiero che si insinua tra le pagine del libro con considerazioni personali e i ricordi di un passato recente che fa da specchio alle vicende vissute dal protagonista Calcagno e in cui molti lettori, come nei romanzi precedenti, non faranno fatica a identificarsi.