Albenga. Il rischio di una tegolata finanziaria per le casse del Comune di Albenga arriva da una vecchia lite pendente, il cui esito giudiziario potrebbe costringere l’ente a sborsare 125 mila euro. L’amministrazione Guarnieri corre ai ripari e accetta la composizione bonaria della vertenza, così da porre un punto fermo alla “querelle” che si trascina da dodici anni.
I fatti risalgono al novembre del 2000, quando di fronte ai gravi eventi alluvionali il Comune aveva sistemato temporaneamente alcuni anziani nella clinica e casa di cura Villa Salus. Per l’ospitalità e l’accoglienza nella struttura aziendale, però, l’allora macchina amministrativa ingauna non aveva corrisposto alcuna retta giornaliera. Di qui un decreto ingiuntivo con cui il tribunale di Albenga, nel 2001, su istanza della cooperativa “La Quercia” (poi fallita), ingiungeva sia all’Istituto Domenico Trincheri sia al Comune di Albenga il pagamento di 138 mila euro (268 milioni delle vecchie lire).
Il Comune ha fatto ricorso, mentre l’Istituto Trincheri a sua volta ha citato in giudizio l’ente comunale e la cooperativa sociale “La Quercia” per la revoca del decreto ingiuntivo. La causa ha avuto uno strascico annoso e nel gennaio di quest’anno i legali dell’Istituto Trincheri e del fallimento della cooperativa hanno concordato di definire la lite con il pagamento, da parte del Trincheri, di 28 mila euro.
Per il Comune di Albenga, invece, rimane il pericolo di una condanna al pagamento della cifra residua, pari a 91 mila euro, oltre agli interessi dal novembre del 2000 pari a circa 25 mila euro e alle spese legali, per un totale di 125 mila euro. L’amministrazione albenganese ritiene opportuno scegliere ora la via della composizione bonaria della vertenza e ha dato mandato per accettare la transazione: in tal caso se la drovrebbe cavare con il versamento di poche migliaia di euro alla curatela fallimentare de “La Quercia”.