Pietra L. E’ stato condannato a cinque anni di reclusione un 39enne di Pietra A.C., accusato di sequestro di persona e rapina. La sentenza è stata emessa nel primo pomeriggio di oggi presso il Tribunale di Savona. Secondo il quadro accusatorio emerso nel corso del procedimento penale l’uomo è stato ritenuto responsabile di aver minacciato con un coltello e rapinato del cellulare e di 120 euro un tassista di Finale, A.O., il 17 dicembre del 2004.
Il presunto rapinatore, che aveva agito a volto coperto, era stato riconosciuto dalla vittima dalla sua voce: il 39enne era infatti salito, qualche mese dopo la rapina, come cliente, sul taxi ed il guidatore lo aveva riconosciuto e denunciato.
Assolta con formula piena, una 38enne, I.I., che aveva fornito un alibi (falso, secondo la Procura che ha condotto l’inchiesta) ad A.C. sostenendo che quel giorno lui era con lei. “Il fatto non costituisce reato”, secondo la sentenza.
Per la difesa dell’imputato una sentenza sorprendente, alla luce di alcune discrepanze ed incongruenze rispetto alle prove portate in aula, in particolare i tabulati sui movimenti del 39enne. I legali, dopo aver visionato le motivazioni, presenteranno appello alla sentenza di primo grado.