Pietra Ligure. Proseguono da parte della Polstrada di Imperia Ovest gli accertamenti sul drammatico schianto sull’A10 avvenuto nella notte tra venerdì e sabato nel tratto tra Borghetto e Albenga, costato la vita ad Andrea Miceli, il 26enne loanese deceduto nella giornata di ieri nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Le condizioni dell’amico che si trovava con lui, Luca Mauro, 24 anni, restano sempre gravi anche se il giovane è stato dichiarato fuori pericolo dai medici del nosocomio pietrese.
Secondo quanto appreso potrebbe essere stata l’eccessiva velocità a rendere impossibile evitare l’impatto con l’autobus turistico che procedeva lungo la stessa direzione di marcia. La Nissan 350 Z con la quale viaggiavano i due giovani stava procedendo ad una velocità stimata tra i 180-200 km/h: i segni di frenata rilevati sull’asfalto sarebbero compatibili, così come gli stessi rilievi metrici. Superata l’area di servizio di Ceriale Nord la vettura si è trovata davanti il bus turistico, e poco dopo il violentissimo schianto, nel quale l’auto si è andata ad incastrare sotto il pullman. La velocità avrebbe provocato la dinamica del tamponamento con i due giovani rimasti incastrati tra le lamiere dell’auto: oltre mezz’ora per liberarli e permettere il trasporto in ospedale. Intanto sono arrivati anche gli esami tossicologici disposti sul conducente, che hanno rilevato un tasso alcolemico nel sangue di 1,52 g/l., un valore ben superiore alla soglia consentita.