Savona. Promesse già disattese quelle del sindaco-bis Berruti? A domandarselo è Daniela Pongiglione (Verdi – Noi per Savona) che, analizzando le prime mosse di Berruti, parla del rischio di un “naufragio contro gli scogli del più arcaico partitismo”.
“In questi giorni abbiamo assistito alla passerella di candidati assessori, indicati, come sempre in passato, dalle segreterie dei partiti e non scelti, come vorrebbero la logica e il buon governo, tra i migliori esperti dei diversi settori – precisa Pongiglione – E questo, tra l’altro, ripropone, all’interno degli assessorati, il problema dei rapporti con i funzionari che dovrebbero avere al di sopra assessori veramente competenti che li indirizzino e li controllino. Anche la carica più prestigiosa, quella di presidente del Consiglio, sta per essere utilizzata come pedina di scambio per accontentare i partiti”.
“Desidero ricordare che questo ruolo è importantissimo perché il Presidente del Consiglio è il principale rappresentante del Consiglio comunale di fronte al sindaco di cui dovrebbe bilanciare il potere – continua Pongiglione – Tale carica dovrebbe perciò essere assegnata a una persona autorevole, di rilevante esperienza istituzionale e di alto livello culturale. Se fosse poi attribuita a un esponente della minoranza, verrebbe maggiormente garantita la democrazia in Consiglio. Infine, se venissero confermate le notizie sullo staff del Sindaco i cui componenti lieviterebbero da 2 a 4, ritengo che il Comune di Savona, così gravemente indebitato, non possa permettersi scelte di questo genere. Il risultato di Milano e soprattutto quello di Napoli , gravemente punitivi per la destra ma anche per una certa sinistra che non ha governato correttamente, dovrebbero far riflettere anche qui da noi”.