Vado Ligure. I lavori da svolgere la Scavo Ter del gruppo Fotia se li poteva anche scegliere fra più opzioni. E’ una delle numerose contestazioni mossa dagli inquirenti agli indagati dell’operazione “Dumper”, condotta dalla guardia di finanza sul giro di tangenti, appalti irregolari e sponsorizzazioni sportive illecite su cui sono puntati i riflettori della Procura di Savona. Dalle carte emerge il legame a doppio filo tra Roberto Drocchi, responsabile del settore lavori pubblici nel Comune di Vado, nonché presidente del Riviera Vado Basket, e i fratelli Pietro e Donato Fotia.
Durante gli accertamenti nella sede della ditta che si occupa di edilizia e movimento terra, gli investigatori hanno trovato un appunto anonimo scritto al computer che si ritiene un “indubbio riscontro” dei favoritismi e dell’assegnazione illegale degli appalti. E, tra l’altro, al momento della visita delle fiamme gialle l’ingegnere del Comune vadese si trovava proprio nella sala d’attesa della Scavo Ter. L’appunto ritrovato presenta un elenco di lavori di manutenzione che dovevano ancora essere assegnati dal Comune. Di rilievo è l’indicazione della possibilità di scelta, rimessa all’impresa privata, fra due opere pubbliche di imminente assegnazione: si trattava, nello specifico, del rifacimento di un tratto di fognatura in località Murate e del ripristino di una zona franosa in via Santa Margherita a Segno.
L’impresa dei Fotia si è aggiudicata tutti lavori di manutenzione elencati nel biglietto, ad eccezione della fognatura. Secondo gli inquirenti, la Scavo Ter in questo caso avrebbe selezionato il ripristino della zona franosa a Segno, preferendo questo lavoro all’intervento fognario, “esercitando la facoltà di opzione che era stata ad essa demandata”. Nel medesimo biglietto il primo dei lavori citati (evidentemente il più appetibile all’epoca) è lo scavo e lo spostamento di una tubazione dell’acquedotto della via Aurelia. Un intervento che poi sarebbe stato conferito alla società dei Fotia “con procedura illegittima” mediante affidamento diretto.