Politica

Peroni fuori dal consiglio comunale, errore trascrizione voti. Movimento 5 Stelle: “Assurdo”

Movimento 5 Stelle

Savona. E’ andato a dormire da consigliere comunale e si è risvegliato da escluso, tagliato fuori dal parlamentino di Palazzo Sisto. La disavventura di Erminio Peroni, il terzo grillino che avrebbe dovuto sedere in assemblea consiliare, è distinta da un intoppo burocratico che ha attratto la furia degli attivisti del Movimento 5 Stelle.

I conteggi elettorali sono stati riformati all’ultimo minuto, sottraendo il posto in consiglio inizialmente attribuito a Peroni per assegnarlo poi a Fausto Benvenuto del Pdl. L’inghippo è rintracciabile in un errore di trascrizione nel verbale dell’ufficio elettorale centrale, che ha riportato il valore di 2961 voti per il movimento che candidava Milena Debenedetti, anziché 2691. Lo scambio di due numeri nella cifra, successivamente trascritto negli ulteriori verbali, ha consolidato l’errore.

I grillini però contestano non l’esito del riconteggio, che fa entrare in consiglio solo Milena Debenedetti e Andreino Delfino, quanto invece il metodo. Eric Festa, portavoce del movimento ispirato da Beppe Grillo, commenta: “A prescindere dal risultato finale, è assurdo che dopo otto giorni e sei riunioni l’ufficio elettorale arrivi a mettere una pezza su un errore clamoroso. E’ un modo assurdo e imperdonabile. La proclamazione degli eletti si è rivelata farsesca. Ci hanno consigliato di preparare una richiesta per accedere alla documentazione sull’assegnazione dei seggi e siamo riusciti a constatare le inesattezze dei verbali. Nel frattempo, però, la correzione dell’errore è stata fatta in maniera anomala dall’ufficio elettorale, che si è autoriconvocato dopo che era già decaduto, essendo per legge un organismo temporaneo”.

“Il discorso è sulla trasparenza, che è un beneficio per tutti i partiti – prosegue Festa – E’ anche paradossale che non siamo stati informati di nulla. Sarebbe stato quanto meno opportuno da parte del Comune o dall’ufficio elettorale far sapere quanto stava accadendo. Già è discutibile il fatto che ufficio elettorale si sia autoconvocato dopo che in realtà era già sciolto. Ma almeno ci doveva essere la chiarezza, anche nei confronti degli altri partiti che partecipavano alla competizione e indipendentemente dal risultato uscito dalle urne. Ancora adesso Peroni non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”.