Genova. Nemmeno la benedizione inviata ieri dal Papa ha placato gli animi nella parrocchia dove, fino a pochi giorni fa, era in servizio Don Riccardo Seppia, accusato di violenza sessuale e cessione di stupefacenti.
Ieri gli imbianchini hanno dovuto ricoprire di tutta fretta scritte ingiuriose (“infame, i bambini non si toccano”) rivolte al parroco di Sestri Ponente sui muri della sua ormai ex parrocchia. Intanto Don Seppia – che pochi giorni fa ha rivelato di esere sieropositivo – sarà presto trasferito dal carcere di Marassi, dove non si sentirebbe sicuro viste le minacce degli altri detenuti, a quello di Sanremo.
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