Politica

Ceriale, Santiago Vacca: “Caro compagno Di Tullio…”

Santiago Vacca

Dopo 3 anni di batoste basta una tornata elettorale positiva per ritrovare nel segretario provinciale del PD il solito arrogante e saccente politico di sinistra. Ritenere che una cittadina di 5.000 abitanti quale è Ceriale abbia votato ad ampia maggioranza senza conoscere direttamente od indirettamente chi ha scelto per guidare la propria città è poco riguardoso nei confronti di chi ha esercitato liberamente il proprio diritto di voto.

Ne comprendo cosa intende quando parla di un “ristretto gruppo di persone che si sono appropriate di un simbolo” e soprattutto cosa c’entra il segretario provinciale del PD con quel simbolo sul quale non ha sicuramente diritto a decidere nulla a riguardo.

Una risposta vera però, caro compagno Ditullio, te la dobbiamo. Noi del centrodestra potremo anche fare degli errori di valutazione, sbagliare è un diritto di tutti e, da quanto ricordiamo, anche il PD ha recentemente ed abbondantemente usufruito di questo diritto (senza andare a cercare lontano non so se si ritiene soddisfatto del calo subito dal PD nelle amministrative a Savona da 12.070 voti del 2006 a 8.758 del 2011).

Forse il PD, dove non è certo, si accontenta di vincere nascosto in liste civiche per poi tirare fuori la propria bandiera in giorno dopo il voto. Noi invece, magari correndo qualche rischio, quando partecipiamo a liste civiche identifichiamo i nostri iscritti con il nostro simbolo con manifesti e materiale elettorale. Lascio a chi legge decidere quale comportamento ritiene più corretto.

Troviamo invece fuori luogo anche solo paventare “una protesta violenta” o esprimere giudizi del tono “oltraggiata dalla malvagità di pochi amministratori”. Toni talmente fuori luogo da non poter che essere strumentali da parte di chi pur di recuperare del consenso elettorale non esita a speculare su tutto e tutti. I Cerialesi sono orgogliosi della propria città e temo che speculare su questo difficile momento non è per il bene di Ceriale.

Sui soliti toni da comitato della liberazione gli ricordiamo che l’attuale amministrazione è stata democraticamente eletta e che sarà la stessa democrazia a dare ai cittadini, tra solo 2 anni, il voto e quindi il diritto di scegliere chi dovrà amministrarli e se valuteranno positivamente il lavoro svolto dagli attuali “malvagi” cerialesi che siedono nei banchi della maggioranza te ne dovrai fare una ragione.

Siamo fermamente convinti che la politica anche locale debba utilizzare toni diversi da quelli letti su Ceriale. Che si faccia la dovuta chiarezza ma nel rispetto delle tutele costituzionalmente previste, per fortuna, per tutti sia che siano uomini di destra che di sinistra. Non serve dichiararsi garantisti e poi etichettare come “pochi malvagi” coloro su cui sono, ad oggi, in corso delle indagini e verso i quali sono stati emessi solo i dovuti atti di garanzia, già sottoposti alla solita vergognosa gogna mediatico.
Se si è garantisti e si è persone serie lo si è fino in fondo.

Santiago Vacca
Gianvittorio Berengan