Alassio. A pochi giorni dal voto per le comunali l’assessore Rocco Invernizzi si è autosospeso dal partito del Pdl e ha rimesso le deleghe in giunta la vice sindaco reggente Giovanni Aicardi.
“La mia è una scelta obbligata per potermi difendere liberamente e pubblicamente dagli attacchi personali che membri del mio stesso partito, dopo avere tramato per estromettermi dal governo cittadino, mi hanno rovesciato addosso, con la vecchia abitudine di fare politica gettando fango sugli altri per allontanare l’attenzione generale da se stessi. In questo è maestro il nostro ex sindaco, l’Arch. Marco Melgrati. Mi accusa di essere un ‘indagato’, in parte anche falsamente peraltro, e per questo privo di credibilità. Qualcuno direbbe, “da che pulpito” dice Invernizzi.
“Piuttosto il nostro ex Sindaco ha facilmente dimenticato tutto l’aiuto che ha ricevuto dai suoi membri di partito, compreso il sottoscritto, durante la sua recente corsa al consiglio regionale. Subito dopo, per i suoi personalissimi e meri fini, ha venduto il governo cittadino e il nostro partito alla Lega Nord, con un abile gioco politico, fatto di delegittimazione ed insinuazione del dubbio” afferma Invernizzi.
“Infatti non ha perso occasione per parlare volutamente male e indebolire la posizione dei papabili candidati sindaco del Pdl. Prima del suo fido Vice, Gianni Aicardi, una persona che lui ha sempre definito un fratello, una persona che lo ha seguito per 9 anni come Vicesindaco e che per oltre un anno ha diretto il Comune come reggente invece di abbandonarlo ad un commissario. Una persona che dopo tutto ciò, non ha avuto remore a pugnalare alla schiena, usarlo e gettarlo da parte come uno straccio vecchio. Non una parola ha speso a suo elogio, nonostante tutto il lavoro mirabilmente voluto e realizzato grazie all’interessamento di Gianni Aicardi, e non di Marco Melgrati. Parlo ad esempio dei lotti di ristrutturazione di Passeggiata Ciccione, della riqualificazione di Via Diaz, delle asfaltature che, guarda caso sono partite solo in questi giorni, e di cui si vanta Melgrati, ma che sono opera del lavoro di Gianni Aicardi che però non può goderne i frutti”.
“Chiedete invece a Melgrati quante centinaia di migliaia di euro di vertenze legali ed interessi passivi ha pagato, paga e pagherà il nostro Comune, per realizzare un teatro avveniristico che solo lui voleva, che a nessuno serviva, e che dopo tutti i problemi che ne sono scaturiti non ci sarà mai. Al suo posto, invece, abbiamo dei ruderi cadenti ed un’area abbandonata, senza i soldi per poterla riqualificare e sfruttare, e di questo mi rammarico di non essere stato capace di contrastarlo con più vigore e quindi mi prendo le mie responsabilità” conclude Invernizzi.