Varazze. Nei giorni scorsi presso la sede del comune di Varazze, si è tenuto un incontro, chiesto dalla RSU del cantiere Baglietto di Varazze e convocato dal sindaco, per fare il punto della situazione sulla complicata vicenda dei cantieri Baglietto e soprattutto sugli sviluppi dell’iniziativa della Marina di Varazze avente per oggetto le aree del cantiere. All’incontro erano presenti il sindaco Delfino e l’assessore Carletto in rappresentanza della giunta comunale e del gruppo di maggioranza del consiglio comunale, i capigruppo di opposizione Bassafontana, Bozzano e Dagnino, i componenti della RSU del cantiere Calcagno, Colombo e Scartezzini, i segretari provinciali della FIOM, Lazzari, della FIM, Sensoli, e della UILM, Mazziotta.
La situazione attuale vede la procedura concorsuale, in cui sono coinvolti i cantieri, volgere al termine con il giudizio sul concordato approvato dai creditori previsto, al più tardi, per la prima settimana di maggio. Nell’ultimo incontro avuto dai sindacati con la famiglia Balducci è emersa la conferma della forte volontà del gruppo EffeBi di portare a compimento, nel più breve tempo possibile, l’acquisizione dei cantieri e di iniziare subito la ristrutturazione dei capannoni per avviare quanto prima la ripresa della produzione. La famiglia Balducci ha inoltre dichiarato che, come fa da sempre nei cantieri che possiede, prevede di sviluppare un indotto locale e stabile che garantisca livelli qualitativi costanti, senza inseguire la logica di appalti al ribasso.
L’assessore Carletto e il sindaco Delfino ritengono Balducci un soggetto affidabile capace di ridare lustro al cantiere e hanno ribadito che le aree su cui insiste il cantiere non cambieranno destinazione di uso e, qualora questo cessasse l’attività, torneranno a disposizione esclusiva del comune. Riferiscono inoltre che, nei diversi incontri avuti con Balducci, si è cominciato a ragionare ad un piano di ampio respiro, da portare avanti quando saranno rinnovate le concessioni, che preveda, oltre alla ristrutturazione e ammodernamento dei cantieri, anche la mitigazione dell’impatto di quest’ultimo sul tessuto cittadino con la creazione di spazi destinati a servizio pubblico che tuttavia non intacchino in nessun modo le attività produttive ricorrendo a volumi interrati da destinare a magazzino o officina e destinando parte dei volumi esterni ad attività turistiche come il museo della nautica.
Sulla proposta Vitelli il comune, premesso che non è Marina di Varazze a dettare l’agenda dei lavori della giunta, tiene a sottolineare il contributo che ha dato, e continua a dare, per impedire che il cantiere venga privato della darsena in sede giudiziale a seguito dei ricorsi presentati dalla Marina di Varazze. Sottolinea inoltre come il progetto presenti della lacune pesanti a partire dalla disponibilità delle aree: Marina di Varazze afferma infatti che “la recente devolution dei beni demaniali consente al comune di Varazze di entrare in possesso, gratuitamente, degli immobili demaniali oggi in locazione agli ex Cantieri Baglietto” quando invece è chiaramente riportato sul sito del demanio un costo di 2,8 milioni di euro per l’acquisto delle aree.