Pietra Ligure. Se Eraldo Ciangherotti lo dà per morto, Mario Carrara lo dà per vivo e vegeto. L’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure è al centro del “referto” di due assessori di due distinte città, polarizzate dal dibattito sanitario, Albenga e Pietra Ligure.
“Il Santa Corona è vivissimo – afferma l’amministratore pietrese Mario Carrara, presidente del Polo di Centrodestra – E’ inaccettabile che da Albenga continuino a fare discorsi di bacini d’utenza: quello albenganese è superiore per abitanti a quello finalese, perché questi discorsi portano solo ad un campanilismo becero. Campanilismo che, tuttavia, è l’unica carta, l’unica risorsa che può invocare Albenga per giustificare l’inutilità del suo nuovo ospedale, che, in un periodo di difficoltà finanziarie generali, è stato costruito su un territorio dove già esisteva il secondo ospedale della Liguria, dopo il San Martino di Genova, sede di Dea di 2° livello”.
“Il concetto che si vuol far passare e consolidare è che Santa Corona sia solo un ospedale ‘di zona’, oppure un ospedale ‘provinciale’. Tuttavia, Santa Corona ha rappresentato e rappresenta il presidio sanitario ospedaliero d’eccellenza per il territorio di tutto il ponente della Liguria, fino al confine francese. Non può accettarsi che, per giustificare l’esistenza dell’ospedale di Albenga, vengano letteralmente buttati soldi pubblici dalla finestra per realizzare dei puri doppioni di specialità come ostetricia e ginecologia e la chirurgia protesica, che, invece, dovrebbero esser ben potenziate a Santa Corona, dove già operano da tempo”. Questa la posizione dell’assessore Carrara, confermata anche da Giuseppe Minuto, segretario del Polo di Centrodestra per Pietra.
Prosegue Carrara: “Se si vogliono realizzare specialità ospedaliere ad Albenga, queste non devono essere già esercitate a Santa Corona, ma devono rappresentare un miglioramento, un aumento dell’offerta sanitaria ospedaliera; devono essere del tutto nuove, per il territorio. Diversamente, rimane la realtà nuda e cruda della completa inutilità dell’ospedale di Albenga, dell’errore spaventoso fatto dalla politica di tutti e due gli schieramenti, centrodestra e centrosinistra, di averlo finanziato e costruito. L’imbarazzante, ‘assordante’ silenzio dei grandi partiti in difesa di un grande ospedale come Santa Corona ne è la clamorosa conferma. Meno male che, sfidando l’impopolarità nell’albenganese i consiglieri Quaini e Gasco stanno compiendo un’azione di coerente difesa della salute e dell’interesse pubblico”.
“Se Albenga, tuttavia, continua a candidare il suo ospedale nuovo come ‘ospedale unico del ponente’, con conseguente chiusura di Santa Corona, ci dica dove vorrebbe prendere i 120-130 milioni di euro necessari per traferire tutto là. Non certo della vendita degli immobili di Santa Corona, perché, allora, tanto vale che i soldi ricavati da un un’operazione del genere rimangono tutti dove sono per ‘rigenerare’ il Santa Corona, che già esiste” afferma l’assessore pietrese Carrara.
Poi la frecciata al collega assessore ingauno: “Ciangherotti è cattolico fino al bigottismo, ma poco nei fatti quando attacca personalmente gli altri cercando di irriderli. Non rappresenta nessuno, ma solo se stesso, perché non ha nessun mandato di rappresentare i suoi concittadini: infatti, non è consigliere comunale, ma è solo un nominato”.
