Savona, incontro su “Cosa vuol dire ripudiare la guerra oggi”

Emergency

Savona. Domani, venerdi 15 ore 20,45 presso la Sala Rossa del Comune Savona incontro su “Cosa vuol dire ripudiare la guerra oggi”.

“Dal bando dell’Anpi adottiamo un articolo della Costituzione – fanno sapere le associazioni “Emergency” e “Donne in Nero” – Abbiamo adottato l’art. 11 perché il rifiuto delle guerre, della violenza, la ricerca della giustizia, della pace sono l’elemento fondante delle nostre associazioni che operano, ciascuna con modalità diverse, ma in sintonia di intenti. ‘Emergency’ è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo ma nello stesso tempo promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Anche la rete internazionale ‘Donne in nero’ promuove una cultura di pace, chiede di cessare la produzione delle armi, sviluppare una economia di giustizia, rifiuta ogni forma di guerra, di terrorismo, di fondamentalismo e di violazione dei diritti umani e civili come strumento per la risoluzione di conflitti, ma propone il dialogo, la solidarietà, il sostegno morale materiale alle popolazioni che vivono nei luoghi di conflitto con una particolare attenzione alle donne e bambini che subiscono in maggior misura gli effetti queste violenze”.

“Tutti noi sappiamo che in ogni guerra è la povera gente a pagare il prezzo più alto, e che violenza porta nuova violenza Durante questo incontro vogliamo analizzare la questione ‘come possiamo parlare di ripudio della guerra’ in questo momento in cui anche le parole hanno perso il loro vero significato. Ci dicono di portare la pace facendo la guerra, ci parlano di guerre umanitarie, lanciano bombe intelligenti creando una grande confusione e disagio tra noi cittadini. Nessuno vuole mai parlare dei danni materiali e morali che lasciano le guerre ed Emergency e Donne in Nero lo hanno verificato sul campo, ci vogliono anni ed anni a riparare quelli materiali, ma forse a quelli morali non ci sarà mai rimedio. Un ragazzo ceceno ha detto: Dalla guerra non si torna mai, il tuo corpo torna, ma la tua anima resta là, e prima o poi ci ritorni”.

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