Savona. Udienza preliminare questa mattina, in Tribunale a Savona, per i protagonisti della rissa che scoppiò, la sera del 18 ottobre 2010, a Loano, davanti al ristorante pizzeria “Alì Babà”. Ad aggredire un loro connazionale erano stati un quarantacinquenne cileno, B.L., il suo primogenito N.L., 25 anni, e il secondo figlio di 17 anni. I tre, che avevano provocato alla vittima dell’aggressione lesioni giudicate guaribili in un mese dai medici del Pronto soccorso, erano finiti tutti in manette.
I tre devono rispondere delle accuse di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale visto che colpirono anche i militari intervenuti per calmare gli animi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la violenza della famiglia cilena contro il connazionale quarantenne era esplosa nella tarda serata all’interno della pizzeria sull’Aurelia. I tre congiunti, visibilmente ubriachi, avevano circondato il connazionale mentre stava bevendo ad un tavolino. Tra i quattro erano volate subito urla e parole pesanti. Nel giro di un attimo dalle parole si era passati ai fatti: gli aggressori avevano colpito il malcapitato con pugni e schiaffi, scaraventandolo a terra. Il titolare del ristorante allora aveva dato l’allarme al 112. All’arrivo dei carabinieri, padre e figli avevano però trattato allo stesso modo anche ai militari che avevano così chiesto rinforzi. Nelle settimane prima dell’aggressione la vittima aveva anche già denunciato il terzetto per un’altra aggressione.
Stamattina davanti al gup è stato deciso di eseguire una perizia psichiatrica su uno degli aggressori per stabilire se era ed è capace di intendere e volere e di conseguenza imputabile. La consegna della perizia è attesa per 7 luglio. Il giudice ha quindi rinviato il procedimento al 14 luglio: in quell’occasione verrà discusso l’esito della perizia.