Savona. Ad arrivare nel Savonese saranno soltanto profughi in fuga dalla guerra, per cui libici o eritrei. Saranno meno dei 250 di cui si parla da giorni, anche se il numero esatto non è ancora chiaro quale sia. Infine, i primi ad essere ospitati saranno una decina di minorenni che saranno ospitati a Finale Ligure e a Varazze.
Questi i punti stabiliti a seguito della riunione di ieri presso la Scuola edile di Savona, presieduta dall’assessore regionale Lorena Rambaudi che, inoltre, ha chiarito che non sarà allestita alcuna tendopoli. Oggi la riunione a Roma in cui si affronterà anche la delicata questione dei costi legati all’emergenza.
All’incontro savonese erano presenti – oltre all’assessore regionale alle Politiche Sociali, Lorena Rambaudi, ed a quello provinciale, Piero Santi – la maggior parte dei Comuni della provincia, i Presidenti dei Comitati dei Sindaci dei Distretti Sociosanitari locali e diverse associazioni del terzo settore e del volontariato che operano sul territorio (Caritas, Arci, CRI, AICS, Legacooperative, Confcooperative, Comunità Alloggio L’Ancora).
Dalla riunione operativa è emerso che nel giro di una settimana i vari Comuni provvederanno a verificare la disponibilità sul loro territorio di strutture idonee ad accogliere immediatamente gli eventuali rifugiati in arrivo da Lampedusa, che ad oggi sono circa 2.000 a livello nazionale.
La posizione che è emersa è quella di accogliere i rifugiati in piccoli siti, garantendo loro vitto, alloggio ed almeno una visita sanitaria, cercando non solo di accoglierli ma anche di accompagnarli lungo il percorso, provando quindi ad integrarli nel tessuto urbano. Per quanto riguarda invece i minori soli non accompagnati, che ad oggi sono circa 125 a livello nazionale e che hanno più di 14 anni, durante la giornata sono stati individuati 16 posti in Liguria (10 in provincia di Savona, 6 in quella di Genova).
I Comuni inoltre si stanno organizzando e coordinando a livello distrettuale. Nei prossimi giorni si terranno altri tre incontri: venerdì ad Imperia e la prossima settimana a Genova e La Spezia. Molte delle domande anche tecniche (gestione amministrativa e finanziaria, tempi di arrivo e di permanenza) che non hanno ancora avuto risposte, si spera che possano trovare una risposta nel corso della cabina di regia Stato – Regioni che si terrà oggi a Roma.