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Marino (Fli) replica alle frecciate di Gambaretto: “Dimostra scarsa apertura mentale”

Filippo Marino

Albisola S. Il Coordinatore Provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia, Filippo Marino, replica ad alcuni commenti di Diego Gambaretto ad un articolo relativo all’affissione di materiale elettorale de “La Destra” sugli spazi dedicati ai manifesti mortuari. “Ho appreso, non senza una certa amarezza, di alcuni commenti a firma del giovane Diego Gambaretto che se ne esce nuovamente (in maniera assai poco pertinente), interrogando i frequentatori del sito sulla veridicità della notizia che vorrebbe mio figlio Gabriele, appartenere al Popolo della Libertà, notizia ben nota ai più e già ampiamente confermata dal diretto interessato, nella sua qualità di Vice-Coordinatore Provinciale di Giovane Italia, per l’appunto, il movimento giovanile del Popolo della Libertà”.

“Il caro Diego sembra aver sviluppato un interesse quasi morboso per l’argomento dato che, secondo quanto ho avuto modo di sentire, ha più volte riproposto la questione in pubblico. In tutta sincerità non comprendo quale aspetto della situazione possa suscitare cotanta indignazione. Debbo credere che a Gambaretto sia estraneo il concetto di ‘libertà d’opinione’? Mi solleva sapere che molti lettori di IVG.it, a prescindere dalle convinzioni politiche, hanno fatto notare all’incauto commentatore la scarsa pertinenza delle sue dichierazioni” osserva Marino.

“Ritengo che mio figlio abbia avuto la fortuna di ricevere un’educazione democratica ed informata al rispetto dell’altrui opinione. Ritengo, per di più, che sia persona adulta e capace, del tutto libera di compiere scelte politiche differenti dalle mie e di coltivare le proprie idee e convinzioni con rispetto e senso della misura, come ha sempre fatto e, mi auguro, continuerà a fare. Credo sia stimolante che proprio all’interno di una famiglia possano nascere spazi di confronto politico costruttivo soprattutto quando l’interlocutore è un giovane giurista, che vive la politica con entusiasmo e passione” prosegue il coordinatore di Fli.

“Se al giovane Gambaretto questa realtà pare assurda, non posso che provare sincero rammarico per l’assai scarsa apertura mentale che dimostra – aggiunge Marino -. L’accenno, poi, al fatto che io mantenga mio figlio non fa che confermare la mia idea. Certamente Diego non è mai stato padre (e mi auguro cresca molto, non in altezza, prima di avere la fortuna di diventarlo) e crede che un figlio debba essere plasmato a propria immagine e somiglianza per essere degno di questo nome. Non sa, il consigliere Gambaretto, che persino la legge impone ai genitori di crescere i figli nel rispetto delle aspirazioni e delle inclinazioni di questi? Non c’è bisogno poi, del precetto legislativo, per spingere un padre ad essere orgoglioso ‘sponsor’ di un figlio che non ha mai mancato di regalargli grandi e piccole soddisfazioni”.

“La politica contemporanea mostra, anche ai massimi livelli, esempi di parenti più o meno stretti che appartengono a schieramenti spesso opposti. Questo deve forse farci dubitare del valore di questi politici e della sincerità delle loro idee? Se, caro Diego, hai bisogno di attaccare i tuoi avversari politici (io, a differenza di te, non credo di avere nemici) toccando la sfera intima della famiglia, debbo credere che i Tuoi argomenti politici siano finiti. Credo di aver maturato un esperienza politica ben più lunga della Tua ed un’esperienza professionale, se possibile, ancor più lunga; nonostante questo non mi sono mai sottratto al confronto con Te. Penso sia scorretto farlo quando dall’altra parte giungono proposte politche serie e concrete che, per ora, sto ancora aspettando. Ho sempre rispettato la tua passione politica, ho sorriso dei tuoi toni, spesso coloriti, qualche volta Ti ho sostenuto, altre volte no, non per questo Ti ho mancato di rispetto, mi permetto di invitarti a fare altrettanto” conclude Filippo Marino.