Albisola S. Anci Liguria è stata chiara col governo: concordare la gestione dell’emergenza profughi con i territori e assicurare la copertura finanziaria necessaria per sostenere i costi dei nuovi arrivi. Ed è questo secondo punto in particolare a preoccupare i Comuni liguri alle prese con ristrettezze economiche che li fanno già vivere in apnea.
“Sono fiducioso sul fatto che, grazie ad Anci, la nostra voce sarà amplificata – dice il sindaco di Albisola Superiore, Franco Orsi – L’organismo che rappresenta i Comuni ha partecipato a Roma alla cabina di regia per l’emergenza profughi e, sul territorio ligure, s’è fatto promotore di iniziative nelle quattro province per illustrare il piano del governo”.
“Il problema maggiore riguarda i costi dell’emergenza: fermo restando la garanzia da parte del governo sulla copertura finanziaria, è il caso di sottolineare che questa debba realizzarsi con un’anticipazione di cassa – specifica Orsi – I Comuni, infatti, redigeranno il bilancio entro il 30 giugno e, fino a quella data, non avranno in alcun modo la possibilità di anticipare un euro, anche se questo poi verrebbe liquidato dalla Protezione Civile in un secondo momento. La richiesta di Anci è stata proprio anche in relazione a questo fatto: copertura finanziaria anche anticipata”.
“Per quanto riguarda Albisola Superiore, abbiamo dato l’immediata disponibilità ad ospitare dai 15 ai 18 profughi presso il Santuario della Pace, nella palazzina solitamente utilizzata per i campi estivi. Non tutti i nostri vicini hanno dimostrato la stessa prontezza. Ci bastano tre giorni di preavviso per organizzare l’accoglienza relativamente al numero di immigrati indicato. Questo per quanto concerne la prima fase di arrivi che riguarderebbe 600-700 persone circa. Per quanto concerne ulteriori step vedremo come comportarci e se tutti faranno la loro parte”, conclude Orsi.