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Gli promettono soldi per rifarsi i denti e una moglie: aiuta sfruttatori di prostitute e finisce a giudizio

Savona - Tribunale

Savona. Questa mattina, nell’Aula Magna del Tribunale di Savona, davanti al Collegio dei Giudici è stata celebrata una nuova udienza di un processo che vede alla sbarra tredici persone per una storia di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione che risale alla fine degli anni ’90. A giudizio, insieme a dieci albanesi, una rumena ed un italiano, c’è anche un 52enne di origine argentina, ma da anni in Italia, L.W.C., che è rimasto coinvolto in questo giro di affari nel 1998.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo, che deve rispondere dell’accusa di favoreggiamento, si era fatto convincere a collaborare dagli sfruttatori delle ragazze (che avevano approfittato della sua condizione mentale “deficitaria”) con la promessa che gli avrebbero dato i soldi necessari per potersi rifare i denti e che gli avrebbero trovato una moglie. Il 52enne si era così lasciato convincere e aveva iniziato ad accompagnare le lucciole sulla strada, nell’albenganese, ad aspettare i clienti. Inoltre aveva anche fatto intestare a suo nome alcune sim che erano usate per organizzare le attività illecite. Due “compiti” che avevano finito per coinvolgerlo nell’inchiesta che seguì all’operazione antiprostituzione.

Oggi durantre l’udienza è stato nominato un perito, lo psichiatra Gianluigi Rocco, che avrà l’incarico di eseguire un esame sulle condizioni psichiche dell’imputato. In particolare dovrà stabilire se era capace di intendere e volere all’epoca dei fatti e se lo è oggi (per capire se è processabile). Il processo è stato così rinviato al prossimo 26 settembre.