Pietra Ligure. Arriverà martedì prossimo la sentenza nel processo che vede nove persone accusate di turbata libertà degli incanti, falsità ideologica e truffa, tutti in concorso e a vario titolo, per l’appalto triennale relativo alla gestione e manutenzione degli ascensori dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, avvenuto nel 2007.
P.C., D.G., P.L., G.B., F.F., D.L., A.R., A.L., G.D., queste le inziali degli imputati con incarichi dirigenziali nelle aziende facenti capo al gruppo alla Sieleva Spa.
Nel mirino dell’accusa l’assenza di situazioni di controllo tra il gruppo di imprese partecipanti al bando di gara controllate in realtà da un medesimo gruppo imprenditoriale specializzato nella produzione e manutenzione di ascensori e montacarichi. Le imprese avevano presentato importi simili con un ribasso percentuale sull’elenco prezzi tra il 23% ed il 23,8%, in modo tale da orientare la scelta ed escludere di fatto sei delle società che avevano presentato offerte con ribassi molto più contenuti, così la Sieleva Spa si era aggiudicata in maniera fraudolenta il bando di gara per un valore di oltre 450 mila euro.
La sorta di “cartello interno” sull’offerta vede come parti lese lo stesso ospedale Santa Corona e altre dieci aziende che avevano preso parte al bando. Da una di loro era partita la denuncia che aveva fatto scattare le indagini della Guardia di Finanza e la relativa inchiesta sulla frode in pubbliche forniture per gli ascensori del Santa Corona.
Questa mattina presso il Tribunale di Savona si è svolto l’udienza preliminare davanti al gup Donatella Aschero. Per l’accusa il pm della Procura Danilo Ceccarelli che ha chiesto una condanna per tutti gli imputati, mentre dai legali difensori dei nove imputati è arrivata la richiesta di assoluzione per i loro assistiti.