Provincia. Settore metalmeccanico in crisi nera nel Savonese. “Dall’inizio dell’anno si sono persi 250 posti di lavoro – sottolinea Alberto Lazzari, segretario della Fiom Cgil – Il quadro territoriale è a dir poco preoccupante. La vicenda Schneider è ancora più assurda: l’azienda sta facendo scelte sbagliate sia sul piano sociale che industriale. Si vogliono licenziare gli interinali che raggiungono quota 12 mesi di lavoro e lo si fa pure in presenza di una crescita. Lasciare a casa lavoratori che hanno già acquisito una professionalità e che, dunque, sono produttivi per prenderne altri da formare, è piuttosto discutibile”. L’assemblea dei lavoratori della fabbrica di Bragno, leader nella produzione di trasformatori di misura di media tensione, ha deciso otto ore di sciopero.
A Vado rimane aperta la questione della Bombardier. “Sulla commessa di 50 locomotori E464 è necessario arrivare ad una soluzione in tempi brevi. O qualcosa si chiude entro un mese oppure si dovrà ricorrere alla cassa integrazione anche per una realtà che potrebbe al contrario creare lavoro. Per il 22 aprile è prevista la convocazione del cda da parte di Trenitalia e il 26 ci sarà un vertice con l’azienda per avere notizie sulla commessa: se l’esito dovesse essere negativo, chiederemo l’attivazione di un tavolo ministeriale come promesso da Matteoli” annuncia Lazzari.